Anche i dirigenti scolastici protestano contro i tempi ridottissimi per la “lavorazione” e l’invio al Sidi del rinnovo delle posizioni delle graduatorie d’Istituto.
Sono 170 i presidi che hanno manifestato la loro contrarietà all’operazione impossibile, visto che, di fatto, le segreterie scolastiche dovrebbero terminare il tutto in meno di una settimana, visto che il termine per l’invio telematico è datato venerdì 30 giugno. Inoltre, contando spesso su unità di personale Ata, in questo caso assistenti amministrativi, ridotte all’osso.
Lo scorso 23 giugno, i presidi hanno quindi inviato una lettera di formali proteste al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Ve la riproponiamo, qui sotto.
“I dirigenti scolastici delle scuole sottoelencate denunciano l’ennesima “molestia burocratica” e comunicano alle S.S. L.L. l’impossibilità di far fronte all’insostenibile scadenza al 30 giugno 2017 della lavorazione delle domande di supplenza dei docenti. Con gli attuali organici e l’impossibilità di sostituire il personale assente è già difficile riuscire a svolgere la normale attività amministrativa che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complessa.
In questo periodo si aggiungono ulteriori adempimenti legati allo svolgimento degli Esami di Stato, dei corsi di recupero estivi, alla complessa rendicontazione dei finanziamenti di vario tipo, e alla liquidazione dei compensi al personale scolastico per lo svolgimento delle attività aggiuntive, e questo solo per citare alcune incombenze urgenti.
Non va nemmeno sottovalutato il problema del SIDI che già in condizioni normali pecca di stabilità, e in un periodo come questo, in cui gli accessi si moltiplicano in modo esponenziale per la quantità di operazioni da svolgere (il 19 giugno, al momento dell’insediamento delle Commissioni per gli Esami di Stato, si è dovuti ricorrere in moltissimi casi al cartaceo per l’impossibilità di accedere ai servizi SIDI!) non può dare garanzie di corretto funzionamento.
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Chiediamo rispetto non solo nei nostri confronti ma anche nei confronti del personale docente precario che ha diritto ad una corretta valutazione delle domande di supplenza.
Come si può pensare che in così poco tempo si possa procedere alla valutazione di una notevole quantità di domande senza incorrere in errori che alimenterebbero i contenziosi e la confusione?
Le scuole, le dirigenze scolastiche e le segreterie scolastiche non possono più essere considerate luogo di ulteriore aggravio amministrativo.
Invitiamo la Ministra e il suo Staff a girare nelle segreterie scolastiche, anche nei periodi di normale attività, per verificare di personale.
La valutazione delle domande di supplenza dovrebbe essere garantita con criteri omogenei e invece questo assurdo decentramento in capo alle scuole, dettato esclusivamente dalla soppressione degli U.S.P. che un tempo svolgevano tali attività, porta inevitabilmente alla diversificazione dei trattamenti da scuola a scuola. La complessità della valutazione dei titoli impone una specializzazione che non si può improvvisare e che non può dipendere dalle situazioni più o meno critiche in cui si trova ad operare il personale amministrativo della scuola a cui viene presentata la domanda di supplenza.
Crediamo che la tutela dei diritti dei precari e delle nostre condizioni di lavoro debba necessariamente passare attraverso lo slittamento della scadenza del 30 giugno 2017.
Per tale motivo chiediamo alla S.V. di rinviare la scadenza della lavorazione delle domande di supplenza del personale docente a non prima della fine del mese di settembre 2017.
Si richiede altresì di voler verificare l’effettiva efficacia organizzativa dell’attuale procedura e di individuare eventuali differenti modalità di valutazione delle domande che garantiscano correttezza, omogeneità e sostenibilità”.
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