Per risolvere gli ultimi problemi interpretativi, il 23 giugno, i funzionari dei Csa si riuniranno al Ministero dell’istruzione. In quella sede dovrebbe essere apportati gli ultimi ritocchi. Dopo di che, si partirà a pieno regime anche nella III fascia.
In ogni caso, non sono previste particolari novità per quanto riguarda i criteri di valutazione. Resta confermato il limite dei 6 mesi valutabili complessivamente per tutte le graduatorie, sia che si faccia valere il servizio specifico, sia che si tratti di servizio non specifico.
Idem per quanto riguarda il raddoppio del punteggio, se il servizio è stato prestato in comuni compresi nell’elenco allegato alla nota ministeriale n. 29/2004. Sempre però, che almeno una sede dell’istituzione scolastica sia ubicata al di sopra dei 600 metri di altitudine sul livello del mare.
Per quanto riguarda gli errori commessi dagli aspiranti nella compilazione delle domande, la maggior parte degli Uffici scolastici provinciali, si stata regolando attribuendo la migliore valutazione nella graduatoria dove si ha più punteggio. Fatta salva la facoltà dell’interessato di pretendere una diversa valutazione in sede di reclamo.
E a rendere la situazione ancora più incerta vi sono anche i ricorsi che stanno preparando i sindacati. Anche se questa volta le possibilità di accoglimento sono meno scontate degli altri anni.
Le nuove regole, infatti, sono state introdotte da una legge (non da un semplice provvedimento ministeriale) e, quindi, l’iter giurisdizionale potrebbe non sortire gli effetti sperati.
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