Con un comunicato diramato nel tardo pomeriggio del 25 agosto, il Ministero dell’Istruzione fa sapere che nei termini previsti dalla normativa sono state approntate le graduatorie permanenti e si sono concluse le 15.000 assunzioni riservate al personale docente, educativo ed Ata.
"Sono soddisfatta", ha detto il ministro Letizia Moratti, "perché nonostante siano state apportate il 27 luglio sostanziali modifiche alla legge sulle graduatorie – oltretutto sollecitate anche dai precari stessi – abbiamo raggiunto l’obiettivo. Gli uffici del Ministero, sia a livello centrale sia a livello periferico, hanno dimostrato grande impegno e grande efficienza lavorando a pieno ritmo anche nella settimana di Ferragosto e sono stati in grado di concludere in tempo le complesse operazioni".
Il comunicato ministeriale sottolinea che gli uffici periferici del Miur stanno ora procedendo al conferimento delle supplenze annuali, che saranno comunque concluse prima dell’avvio dell’anno scolastico, differenziato da regione a regione.
Ma ai toni quasi trionfalistici del comunicato si contrappone la posizione dei sindacati, delle associazioni dei precari ed anche di alcuni Csa. Non tutto, infatti, sembra "filare liscio" come lascerebbe intendere il suddetto comunicato: dal Centro servizi amministrativi di Palermo, ad esempio, giunge notizia che per la compilazione della terza fascia delle graduatorie permanenti bisognerà aspettare la fine del mese (e si parla, ovviamente, di graduatorie provvisorie, in attesa che poi vengano esaminati i presumibili ricorsi che già fioccano in altri contesti territoriali). Grosse difficoltà anche in altre province siciliane (a Messina, alla data del 25 agosto risultano effettuate soltanto le nomine relative al personale Ata).
A Bologna sarebbero stati pubblicati gli elenchi soltanto per alcune classi di concorso necessari per effettuare un certo numero di immissioni in ruolo. Per il resto, per avere il quadro delle graduatorie definitive bisognerà attendere almeno sino alla fine di agosto: troppi i ricorsi contro i punteggi calcolati dal Csa. A Firenze, le graduatorie provvisorie erano state pubblicate il 6 agosto scorso, ma incomplete e piene di errori. Così, nei cinque giorni successivi la pubblicazione sono stati ben 1.600 i precari (su un totale di circa 5.000 domande) che hanno inoltrato ricorso al Csa del capoluogo toscano. Ma il 23 agosto, quando sono state pubblicate le graduatorie definitive, per chi aveva presentato istanza affinché venisse ricalcolato il proprio punteggio la situazione non è mutata, ritrovandosi nella posizione precedente. I dirigenti del Csa hanno assicurato che esamineranno attentamente tutti i ricorsi (… ma non avrebbero già dovuto farlo prima della stesura delle graduatorie definitive?) e nei casi in cui l’errore sarà accertato verranno integrati immediatamente i punti sottratti al candidato (… ci mancherebbe altro!).
Peraltro, gli stessi sindacati riconoscono che i tempi stretti non hanno permesso un corretto esame dei tantissimi ricorsi, dovuti anche al fatto che le regole sono state cambiate tre volte, l’ultima addirittura il 27 luglio, costringendo gli Uffici provinciali a rivedere più volte gli elenchi e fare gli straordinari anche ad agosto.
In taluni casi, pur di concludere entro il 25 agosto, sembra sia stata scelta una procedura certamente non usuale: è stata compilata la graduatoria definitiva, ma solo per la parte alta, quella che effettivamente serve sia per le nomine in ruolo che per le supplenze. Se questo sarà confermato, gli altri precari dovranno attendere… il secondo turno per conoscere la propria posizione in graduatoria
I sindacati e molti docenti, peraltro, ritengono che le graduatorie siano piene di errori e che numerosi saranno i ricorsi ai tribunali amministrativi.
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