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Graduatorie provinciali, gli errori si possono correggere

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Mentre proseguono le polemiche relative alla pubblicazione delle Gps, arriva una nota di chiarimento da parte del Ministero in cui si invitano gli Uffici Scolastici a correggere gli errori presenti nelle graduatorie provinciali.

Gli Uffici scolastici possono correggere gli errori segnalati

Infatti, come sappiamo, uno dei problemi principali delle Gps riguarda il fatto che non ci sono graduatorie provvisorie ma quelle pubblicate sono definitive. Ecco perchè gli aspiranti hanno promesso battaglia, che si svolgerà in sede giudiziaria in moltissimi casi.

Tuttavia, il Ministero è intervenuto ed ha spiegato ai sindacati, nel corso dell’informativa sulla circolare delle supplenze, che gli errori possono essere corretti.

Da viale Trastevere, infatti, è partito l’invito agli Uffici territoriali, di procedere alla rettifica in autotutela dei punteggi palesemente erronei e ad accogliere i reclami manifestamente fondati

Ecco cosa bisogna verificare


In particolare, gli Uffici Territoriali dovranno verificare alcune casistiche di possibili errori frequentemente riscontrate: 

  • il possesso del requisito del servizio specifico per i docenti di strumento (classe di concorso A55) in assenza del quale gli aspiranti verranno esclusi dalla GPS 
  • il possesso del requisito di tre annualità di servizio su sostegno per la II fascia delle GPS di sostegno; in assenza del requisito gli aspiranti dovranno essere esclusi 
  • l’eventuale dichiarazione dei titoli di servizio, durante il corso di studi, da parte delle laureate in scienze della formazione, i cui punteggi verranno pertanto decurtati 
  • la valutazione del punteggio per assegni di ricerca che deve essere sul singolo bando e non sugli anni di durata della ricerca.

La questione dei 12 punti del servizio valutabile

La nota richiama anche altri aspetti fondamentali, come ad esempio il punteggio del servizio valutabile: il punteggio complessivo di servizio valutabile per ogni graduatoria, nel caso di più servizi e per ciascun anno scolastico, è pari al massimo a 12 punti, scrive il Ministero.

Tale punteggio può essere raggiunto anche in virtù della somma di più servizi “aspecifici”, tali da raggiungere il punteggio comunque massimo di 12 punti.

Nell’ipotesi di punteggi superiori ai 12 punti il sistema informativo ha previsto in automatico la relativa decurtazione, riportandolo al massimo di 12 punti previsti.

L’incremento dei punteggi previsti sul servizio, che pure ha destato stupore e fatto supporre errori, è invece l’effetto della normativa sopravvenuta, che ha mutato i criteri di calcolo ed è statapuntualmente recepita dal sistema informatico.

Fabrizio De Angelis

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