Il Ministero dell’Istruzione risponde alle critiche in seguito alla polemica degli errori presenti sulle graduatorie provinciali rassicurando sul fatto che le domande con anomalie sono state già gestite.
Ricordiamo che sono oltre 753 mila gli aspiranti che hanno chiesto l’iscrizione nelle graduatorie, per un totale di 1.938.928 domande (gli insegnanti potevano iscriversi per più classi di concorso).
Il Ministero dell’Istruzione precisa che tutte le richieste sono state valutate e hanno portato all’esclusione di quasi 40 mila domande che presentavano anomalie.
Se in molti hanno attaccato il sistema digitalizzato delle Gps, da Viale Trastevere invece si difende a spada tratta proprio il sistema: la digitalizzazione ha consentito, ad esempio, di individuare più rapidamente la dichiarazione di titoli inesistenti da parte di alcuni aspiranti a garanzia di tutte e tutti coloro che, invece, hanno presentato correttamente la loro domanda.
Pertanto, scrive il Ministero, parlare di caos appare, dunque, infondato, pretestuoso e fuorviante. Come ad ogni aggiornamento, data la mole di dati trattati, gli errori materiali dei singoli uffici sono prontamente rettificati seguendo la normale prassi amministrativa. E su quelli segnalati alla stampa sono tutti casi già individuati e in via di risoluzione da ieri notte.
Ricordiamo che non esiste la possibilità di fare reclamo per poter ottenere la rettifica dei punteggi, ad esempio. Si può contattare l’Ufficio scolastico competente per sperare in una possibile autotutela ma, come ci riferiscono molti lettori, al momento gli Uffici non rispondono.
Pertanto, secondo il MI, chiedere che non siano utilizzate (le Gps) per ricorrere ai vecchi elenchi significherebbe, a fronte di un numero di errori materiali del tutto marginale e in corso di risoluzione come già evidenziato, ignorare lo sforzo fatto dal personale, che va solo ringraziato, e rinviare la modernizzazione di un sistema che viveva di regole vecchie di venti anni.
L’unica via per tentare di correggere gli eventuali errori resta il ricorso: la stessa l’ordinanza ministeriale sulle Gps riporta che è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni.
Quindi, in caso di errori presenti nelle graduatorie provinciali per le supplenze, l’unica vera via è quella di presentare un ricorso nel tentativo di correggere l’errore. Questo significa che potrebbe volerci molto tempo prima che venga conclusa la vicenda.
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