Non è bastato il comunicato stampa del Ministero in cui si provava ridimensionare il caos sorto dalle prime pubblicazioni delle graduatorie provinciali per le supplenze: i precari sono delusi e amareggiati per gli esiti delle Gps, pieni di errori e inesattezze in moltissimi casi.
E anche la nostra redazione ha ricevuto molte lamentele di aspiranti supplenti coinvolti, in negativo, nel problema graduatorie provinciali.
Una nostra lettrice scrive: “Ho già fatto tutto quello che era nelle mie capacità per riuscire a trovare una soluzione pratica e per non fermarmi solo alle lamentele o alla rabbia, ma non è facile. Non è facile perché i sindacati non rispondono o non sempre danno risposte univoche e corrette, perché il personale degli uffici scolastici sfoga su di noi la frustrazione del carico di lavoro subito e senza ricorso al Tar non può far nulla per sistemare e perché non c’è possibilità alcuna di modificare in poco tempo errori gravi (anche un solo punto può essere grave). Ovviamente non mi rassegno e sborserò l’ennesima cifra per il ricorso (che ovviamente è a mio carico ma non per un mio errore), per la pec e per tutto quello che seguirà, fatto sta che io e tanti nella mia stessa situazione ci troveremo a cominciare male, ad accettare una supplenza inferiore a quella che avremmo potuto ambire e per la quale abbiamo lavorato“.
La docente precaria aggiunge: “Questo danno si aggiunge a tutti quelli subiti negli ultimi anni, niente bonus docenti, niente bonus di merito, niente ferie pagate, ma se questo era ed è messo in conto nel momento in cui si accetta di fare supplenze, errori e danni di questo genere non possono essere accettati. Forse poi si sistemeranno gli errori, magari si procederà con nuove convocazioni, ma chi ci risarcisce da questa rabbia e frustrazione? Chi ci risarcisce l’impotenza e gli impedimenti che man mano troviamo nel nostro cammino? Non penso che ci debba essere regalato nulla, ma almeno quello che per legge è previsto lo pretendo“.
Proteste anche da un gruppo di precari, il gruppo “graduatorie provinciali Firenze“, che raccontano la loro esperienza: “Ad oggi migliaia di docenti non sono riusciti ancora ad accedere al sito dell’ATP di Firenze, che funziona a
singhiozzi dalla mezzanotte del giorno 2 settembre. I pochi, fortunati o nottambuli, che sono riusciti nella titanica impresa hanno rilevato gravi e ripetuti errori nel calcolo dei punteggi assegnati“.
“Lo stravolgimento delle graduatorie, dettato dalla fretta, solo apparentemente giustificata dalla volontà di concludere le operazioni entro l’inizio della scuola, da parte della ministra dell’istruzione Azzolina, ha
creato un caos ancora più grande, immaginando quanti siano i colleghi che stanno già effettuando le prime richieste di accesso agli atti sia all’ATP che alla Procura della Repubblica. Questo per non pensare a quanti di questi esperiranno ricorsi presso le autorità giudiziarie, vista la follia di pubblicare graduatorie che fossero subito definitive e senza dare il tempo materiale agli uffici di verificare i punteggi che sono stati autocertificati“, proseguono i precari, che poi concludono chiedendosi: “Certamente la normativa sulle supplenze dispone che, all’atto del primo incarico, la scuola verifichi puntualmente tutte le autocertificazioni. E chi, nel frattempo, sarà rimasto senza lavoro – oppure avrà ottenuto una sede disagiata – perché ha dichiarato il vero? Questo problema non si sarebbe presentato, o comunque avrebbe avuto dimensioni molto minori, semplicemente pubblicando l’ordinanza con un paio di mesi di anticipo“.
L’ordinanza ministeriale sulle graduatorie provinciali per le supplenze non prevede graduatorie provvisorie, quindi non ci saranno i famosi 5 giorni di tempo per fare reclamo del punteggio e tentare la conciliazione immediata.
E’ pur vero, come abbiamo già segnalato, che alcuni Uffici scolastici stanno invitando gli utenti a segnalare gli errori e correggerli in autotutela. Al momento però, i lettori ci segnalano che non riescono ad avere risposta.
L’unica via certa per tentare di correggere gli errori delle graduatorie provinciali resta il ricorso: la stessa l’ordinanza ministeriale sulle Gps riporta che è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni.
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