In questi primi giorni di settembre sono in via di pubblicazione, in tutti gli uffici scolastici provinciali di Italia le graduatorie GPS, sta emergendo un numero notevole di esclusioni e errori che creano molto disorientamento.
Abbiamo ascoltato i sindacati sulla problematica degli errori che stanno emergento dalla pubblicazione delle GPS. Maddalena Gissi Segretaria Nazionale della Cisl Scuola fa riferimenti ben precisi sulle problematiche delle graduatorie provinciali per le supplenze. La Gissi dice: “Come avevamo preannunciato, una modalità informatica , mai sperimentata, alla quale è stato dato pochissimo tempo per la redazione e per la validazione , non poteva dare altri risultati. I precari hanno compilato la domanda inseguendo rettifiche e faq pubblicate sino all’ultimo giorno. Agli uffici provinciali e alle scuole polo è stato assegnato poco più di 9/10 giorni a ridosso di ferragosto , per gestire 753.000 domande. In una situazione normale ci sarebbero voluti diversi mesi; a cosa serviva tanta fretta? Il contenzioso attraverserà le scuole dal Nord al Sud, complicando la vita dei docenti e dei Ds che dovranno subire i ricorsi . Non riusciamo a capire perché si deve andare incontro ai fallimenti senza pensare per tempo a quello che potrebbe accadere. Non c’è mai una via di fuga …. solo muri!
Francesco Sinopoli Segretario Nazionale della Flc Cgil è altrettanto categorico sul fallimento delle GPS, dicendo: “Le Graduatorie sono piene di errori: siamo all’ennesima dimostrazione che c’è un problema sulla scuola. Come FLC abbiamo segnalato èpiù volte i problemi della piattaforma informatica, a una docente di scuola primaria della Lombardia stati attribuiti 3 mila punti: siamo di fronte a un sistema che da i numeri! Eppure il ministero rifiuta di accogliere i reclami dei lavoratori e le correzioni in autotutela, per questo siamo dovuti persino ricorrere alla diffida: il ministero deve prevedere un tempo congruo per presentare i reclami e procedere alle rettifiche, inammissibile il rifiuto di un confronto su questo.
Elvira Serafini Segretario Nazionale dello Snals parla di disastro annuciato: “ Avevamo detto che le procedure per le GPS erano piene di criticità e che erano necessari più cura e più tempo, ma siamo stati accusati di sabotare l’avvio dell’anno scolastico”. Elvira Serafini, Segretario generale dello Snals-Confsal, commenta così le notizie allarmanti che provengono dai dati pubblicati dalle prime province.
Dati sconcertanti: docenti giovanissimi a cui sono riconosciuti titoli tali da dover possedere almeno un paio di lauree e tre dottorati.
“Le graduatorie presentano errori inaccettabili, con docenti a cui è riconosciuto il servizio prestato sul sostegno senza averlo mai fatto o con servizi riconosciuti su discipline mai insegnate. È la cronaca di un disastro annunciato”.
“Non è possibile sacrificare, in nome di un efficientismo di facciata, diritti del personale e qualità della scuola – prosegue Serafini. Perché sia chiaro che questa confusione aprirà la strada a valanghe di ricorsi e comprometterà sia l’avvio che il prosieguo dell’anno scolastico.
Problemi complessi richiedono soluzioni accurate, è bene che il MI se lo ricordi”.
Rino Di Meglio Coordinatore Nazionale della Gilda insegnanti puntualizza sui dati di sua conoscenza: “A differenza di ciò che dice il ministero a noi risulta che una percentuale molto alta di domande, oltre il 20 % contenga errori”.
Pino Turi Segretario Nzionale della Uil Scuola sempre molto diretto e schietto nelle sue esternazioni, dichiara: “siamo di fronte ad una vera catastrofe e al rischio collasso, se ciò che appare sarà vero!
Il ministro fa presto a liquidare la faccenda con la propaganda e l’ennesimo appello ai lavoratori che ci hanno lavorato per varare la nuova GPS. Qui si tratta della vita di altri lavoratori, quelli più indifesi che non possono essere considerati numeri. Anche un solo errore dovrebbe indurre il ministro alla verifica e a riconoscere i diritti delle persone. Stiamo attenti a non divinizzare la digitalizzazione che molte volte allontana dalla realtà, quella fatta di sacrifici di aspettative famiglie, la vita insomma.
Se come si dice non ci sono errori, l’onere della prova è nelle mani del ministero. Noi siamo sommersi dalle proteste. Evidentemente le persone sono così sfiduciate e rassegnate che neanche si recano negli uffici del ministero che peraltro non ti fanno neanche entrare,La maggior parte dei funzionari sono a lavorare in smart working.
Noi sindacati che non siamo stati messi nelle condizioni di non poter verificare ed essere garanti lo avevamo previsto e detto, basata vedere i nostri comunicati. La fretta e la presunzione non è un modo per risolvere i problemi che pure esistono.
Non si può risponde chiedendo un atto di fede.
Una nuova “ religione di stato” insomma che si basa sulle buone intenzioni e sul richiamo populista a chi ha lavorato come se bastasse a garantire la legittimità di graduatorie che ricordiamolo dovranno reclutare oltre 250.000 docenti, un quarto dei docenti.
Per la cronaca, comunque, la nostra struttura uil del ministero in tempi non sospetti, aveva sollevato dubbi e preoccupazioni, evidentemente non oro tutto ciò che luccica nei comunicati ministeriali”.
Ormai sembra chiaro che gli errori di punteggio delle graduatorie provinciali per le supplenze sono veramente tanti, quindi è necessario spiegare cosa fare se ci si è accorti di errori sia a proprio danno che a proprio favore.
Bisogna ricordare che il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale pubblica, sul sito internet dell’Ufficio, le GPS e che se ci sono errori nelle suddette graduatorie conviene fare immediato reclamo per correggere eventuali errori materiali fatti o eventualmente mal valutati dal sistema.
Analogamente, sono pubblicate all’Albo di ciascuna istituzione scolastica, per gli insegnamenti ivi impartiti, le correlate graduatorie di istituto. Altimenti se non si dovesse essere soddisfatti da tale reclamo, allora avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni .
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