I lettori ci scrivono

Graduatorie provinciali sostegno, poche idee e ben confuse!

Increduli, attoniti, leggiamo e rileggiamo il nuovo regolamento  delle graduatorie provinciali sul sostegno e le annesse tabelle di valutazione cercando di comprendere come si sia potuto arrivare a questo abominio.

Non riusciamo a trovare una ratio che non sia quella del mercimonio di un intero settore in cambio del ritrovato accordo coi sindacati a meno di non chiamare in causa una qualche forma di ispirazione surreal-dadaista.

 

Semplifichiamo: qual è il requisito di base per poter ricoprire le cattedre di sostegno?

Il Titolo di Specializzazione, a cui fino a tre mesi fa si accedeva attraverso una dura selezione che consisteva di tre prove; ora le cose sono un po’ cambiate attraverso modifiche che hanno introdotto ulteriori disparità tra docenti.

Fermo restando che tutte le altre cattedre sono assegnate in deroga ci si spieghi in base a quale principio è stata possibile ritagliare una seconda fascia creata, a nostro parere, artificiosamente.

Noi che con tanti sacrifici abbiamo superato una dura selezione e altrettanti sacrifici ci siamo formati, vediamo il nostro titolo – l’unico che sulla base delle leggi 517/77 e 104/92 permetterebbe agli insegnanti di aver assegnata una cattedra sul sostegno – svalutato e sminuito.

 

Cosa chiedono gli Specializzati sul Sostegno unitamente a tutti gli altri docenti?

Eliminazione di suddetta seconda fascia continuando a utilizzare, per i docenti senza titolo di Specializzazione, il meccanismo  delle graduatorie incrociate.

Contemporaneamente si dia la possibilità ai nostri colleghi che hanno anni di servizio esclusivi sul sostegno di sostenere il concorso straordinario su materia: sono stati comunque insegnanti di tutta la classe e non possono essere dimenticati. Gli si faccia caricare su materia il loro servizio aspecifico con le regole  utilizzate per le precedenti graduatorie di terza fascia.

Inoltre ci permettiamo di aggiungere che i problemi del settore sono ben altri e non si risolvono con la creazione di un ulteriore esercito di precari ma con la conversione delle cattedre in deroga e la stabilizzazione dei docenti già Specializzati, operazione che la maggioranza ripete di voler compiere un giorno si e l’altro pure, salvo poi affossare puntualmente gli emendamenti che vanno in quella direzione.

Settembre è alle porte, sarebbe il caso di sedersi al tavolo per lavorare ad un processo di inserimento snello che possa dare risposte all’emergenza sostegno: un’unica procedura che unisca concorso straordinario ed ordinario aperta a tutti gli specializzati con un orale selettivo in itinere o in uscita.

 

                                               Il Movimento Nazionale Docenti Specializzati

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024