Che le Graduatorie provinciali per le supplenze non siano la soluzione per i problemi del precariato è ormai assodato: troppi gli errori e troppe le incongruenze.
E troppe le situazioni paradossali: in alcune province gli uffici periferici del Ministero (clamoroso il caso d Napoli) sono stati costretti a ritirare le graduatorie già pubblicate, mentre in altre le convocazioni sono andate letteralmente deserte.
Tanto che anche fra i parlamentari del M5S serpeggia il malcontento.
E così la deputata pentastellata Virginia Villani ha deciso anche di predisporre una interrogazione rivolta alla ministra Azzolina.
“Per le GPS – afferma Villani – nonostante la possibilità di ricorso davanti ai giudici, non è stato previsto un periodo transitorio per eventuali integrazioni o ricorsi avversi a punteggi troppo bassi o troppo alti di eventuali concorrenti: i candidati possono solo chiedere al Csa in autotutela d’intervenire per l’eventuale correzione”.
“Diverse sigle sindacali – prosegue Villani – hanno chiesto al Ministero una finestra di almeno 3 giorni in cui dare la possibilità a chi ha necessità d’integrare la domanda di poterlo fare oppure di segnalare anomalie o richieste di verifica su eventuali punteggi assegnati in automatico dal sistema sulla base di un’autocertificazione, evitando così anche la necessità di dover andare davanti al Tar, in un periodo in cui anche adire le vie giudiziarie è complicato a causa della pandemia da virus Covid-19. Sarebbe profondamente ingiusto, andando a falsare la stessa creazione della Gps, vedersi superati per un mero errore tecnico o umano”.
A questo punto, in considerazione dei molteplici problemi sollevati da più parti, la parlamentare del M5S ha deciso di chiedere alla Ministra di “valutare la riapertura delle graduatorie, andando ad attingere, se necessario, da quelle d’istituto per coprire le cattedre vacanti almeno sino a quando non siano correttamente cristallizzate le graduatorie provinciali per le supplenze”.