Pare, infatti, ma bisogna attendere poi le graduatorie definitive, che oltre cinquemila precari abbiano chiesto il trasferimento nelle graduatorie della capitale e provincia. E pare che i maggiori spostamenti si registrino proprio dal sud. E ormai chi va, resta. Le graduatorie sono diventate triennali. Chi entrerà di ruolo non potrà chiedere trasferimento prima di cinque anni.
Secondo i numeri elaborati dagli uffici scolastici regionali, hanno chiesto di essere trasferiti circa 30mila docenti. In 4.300 verso la Lombardia. Ma Roma, da sola, supera l’intera Lombardia con ben 5.500 richieste.
In una intervista al Messaggero Rosetta Mazziotta, segretaria della Cisl Scuola di Roma, spiega che si tratta soprattutto di supplenti di Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Frosinone e che, ad essere state prese d’assalto, sono state le graduatorie della scuola dell’infanzia e della primaria con oltre 2.600 richieste.
Insomma, le file dei supplenti si allungano. E c’è parecchio da temere per le giovani leve, i neolaureati, che rischiano un precariato a vita, invecchiando dentro una graduatoria a meno che non si riapra la vecchia, farraginosa macchina dei concorsi.
Per il momento sorrida la Lega: tutte le strade portano a Roma. Roma, urbs aeterna, nuova città dei precari della scuola.