Ieri abbiamo dato notizia del parere espresso dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) rispetto allo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione di aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia del personale ATA per il triennio scolastico 2021-2023.
Premesso che il parere del CSPI è obbligatorio ma non vincolante, queste sono le modifiche e/o integrazioni proposte alla bozza del decreto.
Salvaguardia della continuità di servizio
Secondo il CSPI, sarebbe opportuno che, nel caso le graduatorie dovessero essere pubblicate dopo il primo settembre, quindi ad anno scolastico avviato, il decreto salvaguardasse l’aspirante in vigenza di contratto, che avesse chiesto il cambio di provincia, consentendo al candidato di completare il periodo coperto da contratto al fine di garantire la continuità nel servizio.
Inserimento automatico nella graduatoria 24 mesi
Il CSPI chiede anche che, nel caso in cui l’aspirante abbia maturato i 24 mesi, venga inserito automaticamente nella graduatoria permanente della nuova provincia.
Conseguimento titolo di studio all’estero
In merito agli aspiranti che abbiano conseguito titoli di studio all’estero, il Consiglio propome vengano inseriti nella graduatoria con riserva senza che la stessa produca effetti ai fini della stipula del contratto fino allo scioglimento della riserva stessa.
Ulteriori richieste
Il CSPI chiede inoltre di:
- dare la possibilità, agli aspiranti in quiescenza con un’età inferiore a 67 anni, di poter produrre domanda per i diversi profili;
- in considerazione delle condizioni sanitarie, elevare a 45 giorni i tempi per inviare le domande;
- di considerare validi i titoli dichiarati nella domanda prodotta nel precedente triennio se la stessa è prodotta per lo stesso o gli stessi profili professionali.
Il CSPI propone di integrare il comma 9, lett. c, dell’art. 5 con la seguente dichiarazione da parte dell’aspirante: “di essere consapevole che la richiesta di nuovi profili, la valutazione di nuovi titoli, la sostituzione di titoli già presentati, comporta la necessità di compilare una nuova domanda di inserimento”.
Tempestività nell’accertamento dei titoli
E infine il Consiglio evidenzia la necessità che il possesso dei titoli dichiarati da parte degli aspiranti ai diversi profili venga accertato tempestivamente e comunque entro il termine del contratto. Questo perché la procedura dei controlli da parte delle scuole avviene in tempi troppo lunghi rispetto all’assunzione in servizio (spesso anche dopo 1 o 2 anni) creando contenziosi in caso di revisione del punteggio riscontrato erroneo.