La grammatica italiana richiede igiene delle parole. Una meravigliosa espressione linguistica usata un paio di anni fa dallo scrittore Paolo Giordano in occasione dell’incontro al Taobuk Festival di Taormina, proposito dell’infelice “uscita” di un politico che afferma La pacchia è finita in relazione agli sbarchi e agli annegamenti. Un esempio di uso improprio e sconsiderato della grammatica italiana, che associa la pacchia a una situazione che di comodo non ha proprio nulla. (VAI AL CORSO)
Insomma, la scelta delle parole va fatta con la stessa cura e pulizia e attenzione che prestiamo al nostro corpo.
E se è vero che in famiglia, spesso, i ragazzi non ricevono questo genere di input educativo, a scuola una simile mancanza non è perdonabile.
Quale didattica della grammatica italiana e della comunicazione, quindi? Quella che orienta gli alunni non soltanto verso le abilità espressive o analitiche, ma anche verso competenze comunicative, sociali e civiche, per il miglioramento dei rapporti interpersonali.
Si tratta di diventare consapevoli dell’impatto emotivo che possono determinare negli altri le parole e le strutture in cui ricorrono, per prediligere una comunicazione più adeguata ed “ecologica” sul piano socio-relazionale.
La pragmatica della comunicazione umana studia gli effetti della comunicazione sul comportamento dei parlanti. Rispetto e violazione delle regole pragmatiche incidono infatti notevolmente, spesso senza piena consapevolezza degli interlocutori, sulla qualità della comunicazione e sulle relazioni umane. La grammatica è invece una rappresentazione sistematica (e codificata) di una lingua, nei suoi vari livelli ed elementi strutturali.
Su tutti questi elementi e livelli e strutture si può lavorare ad hoc, con l’obiettivo non strettamente didattico ma più pienamente pedagogico di far apprendere l’uso igienico ed ecologico della lingua.
La scuola di Palo Alto fa della pragmatica della comunicazione umana il focus delle proprie elaborazioni. Nella prospettiva di Paul Watzlawick e della scuola di Palo Alto, infatti, la comunicazione si fonda su precisi assiomi, il cui apprendimento è necessario ai fini di un uso proprio e consapevole della lingua, della grammatica, della comunicazione in generale.
Ecco, ad esempio, il primo assioma: Non si può non comunicare. Del resto anche il silenzio è comunicazione.
Su questi temi vi segnaliamo il corso di formazione docenti Insegnare la grammatica per favorire le competenze comunicative e sociali degli studenti, del professore Giovanni Morello, in programma a partire dall’1 dicembre.
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