Questa domenica pomeriggio 18 novembre 2018, in una semivuota sala Perri del Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, sono intervenute, in un convegno dal Titolo “Un’altra scuola è possibile”, l’On. Federica Dieni e la Senatrice Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle.
La Senatrice Bianca Laura Granato, davanti a una quarantina di auditori, ha spiegato che sta lavorando tantissimo per cambiare il nostro sistema scolastico e per “smantellare” la legge 107/2015. La Senatrice del M5S ha dichiarato che stanno portando a casa alcuni risultati, innanzitutto l’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, a tal proposito è stato depositato in Senato un disegno di legge a sua prima firma, spiega la stessa Granato, che in questi giorni è stato incardinato e adesso sarà oggetto di audizioni di tutte le sigle sindacali e associazioni interessate per ipotesi di miglioramento e osservazioni.
Un altro risultato che rivendica la Senatrice pentastellata è la revisione dell’Alternanza Scuola Lavoro da parte del Ministero dell’Istruzione che si ispira a un ddl presentato in Senato questa estate dalla stessa Granato, in cui oltre la riduzione oraria si puntava a svolgere non solo ore di stage lavorativi in azienda ma anche, soprattutto per gli studenti che lo richiedessero, ore di orientamento universitario.
La Granato ha anche parlato dell’esigenza di mettere un freno alla discrezionalità ed eccessiva responsabilità dei dirigenti scolastici che determinano anche una differenza tra le scuole. Questa discrezionalità, troppo spesso, è andata fuori controllo perché non ci sono sufficienti ispettori che possano controllare questi dirigenti scolastici che posseggono un’autonomia pressoché illimitata.
In buona sostanza la Senatrice del M5S ha intenzione di portare avanti un dispositivo legislativo che vada a modificare profondamente la Governance della scuola, ma c’è da dire che nel patto di Governo Lega-M5S al punto 22 non si parla di modificare la Governance della scuola.
Sul reclutamento la Granato rivendica il successo di avere rimesso ordine ad una situazione che era diventata ingovernabile a causa di quei sindacati con la vocazione al ricorso facile. Finalmente si torna ai concorsi abilitanti dove l’accesso è garantito a tutti coloro che hanno un titolo di laurea idoneo all’insegnamento, ai sensi del DPR 19 del 2016 e sue successive modifiche, ed abbiamo acquisito i 24 CFU nelle aree pedagogica, psicologica, antropologica, metodologica didattica, oppure abbiano un certo numero di anni di servizio tali da non necessitare di tali 24 CFU.
La Senatrice Granato è orgogliosa di avere eliminato le prove selettive per partecipare alle prove del concorso a cattedra, da ora in poi sarà accessibile a tutti.
Sull’argomento della regionalizzazione dell’Istruzione, cavallo di battaglia del partito della Lega, la Senatrice Bianca Laura Granato del M5S ha detto che è un problema che è scoppiato con la proposta referendaria del Veneto, che, tra le varie autonomie, include pure quella della scuola, però di fatto – continua la Granato – non abbiamo inserito nel contratto di Governo la regionalizzazione della scuola. E poi, conclude la Senatrice del M5S, non è che tutte le autonomie richieste dalle regioni sono automaticamente concesse. In buona sostanza per la Granato l’ipotesi regionalizzazione dell’istruzione non sta nel patto di Governo e in ogni caso non riguarda la scuola.
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