I PSP rendono noto l’intervento della Senatrice Bianca Laura Granato che con nota del 2 maggio 2018 è intervenuta sostegno delle ragioni di una docente vincitrice di ricorso ex art. 700 c.p.c. in merito ad un’assegnazione docenti alle classi iniqua e illegittima.
Si trattadel caso di una docente costretta ad adire il giudice del lavoro a seguito di un provvedimento di assegnazione dei docenti alle classi ritenuta dal predetto giudice, sulla base degli atti allegati dalla docente, illegittima in quanto avvenuta in violazione della normativa che prevede un preciso iter oltre che compiti e prerogative degli organi collegiali e lesiva della parità di trattamento tra docenti della stessa disciplina in quanto alla ricorrente veniva assegnato un carico orario nettamente superiore rispetto ai suoi colleghi.
Orbene, nonostante l’ordinanza sia chiarissima sul punto, la Ds ha inteso porvi esecuzione semplicemente “scambiando” le classi tra tre docenti, tra cui la ricorrente il cui carico orario, pertanto, non solo non veniva diminuito (nonostante un provvedimento giudiziale) ma la cui situazione era addirittura aggravata a causa della sostituzione delle sue quattro classi, sul diurno, con altre nuove quattro.
Non si riesce a comprendere la ratio di un provvedimento di riassegnazione che, a fine anno scolastico, in quanto di fatto entrato in vigore il due maggio, sottrae a tre docenti, legittimi titolari, le proprie classi in una sorta di “gioco delle tre carte”.
Ci si augura soltanto che la DS abbia male interpretato la predetta ordinanza e che a nessuno possa sfiorare il dubbio che dietro non vi sia una pervicace volontà di annichilire chi osa far valere le sue ragioni. In questa specie di “sfida all’ok corral” le uniche vittime sono i ragazzi che dopo essere stati valutati da un docente nel primo quadrimestre e la cui valutazione era in corso nel secondo quadrimestre, a poco più di un mese dalla fine dell’anno scolastico, subiscono la sostituzione del loro docente con uno nuovo che ovviamente, senza conoscerli, dovrà ultimare il programma iniziato dal collega ed effettuare le fondamentali valutazioni finali. Per questi motivi due docenti, tra cui la ricorrente, si sono rivolte, anche tramite il sindacato Gilda-Unams nella persona del coordinatore regionale prof. Antonino Tindiglia, al Direttore Generale dell’USR Calabria dott.ssa Anna Cammalleri.
In merito, a tutela dei docenti e delle ragioni dei minori è intervenuta, con profondo spirito di solidarietà nei confronti del mondo della scuola, la Senatrice Bianca Laura Granato con una nota del 2 maggio, rivolta al DS oltre che al citato Direttore Generale ed al Dott. Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, che riportiamo integralmente di seguito.
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