“Abbiamo bisogno di giovani che spingano gli adulti verso il rispetto della legalità. Spesso, di fronte a un’ingiustizia, i ‘grandi’ lasciano perdere per quieto vivere, e allora, se vedete tentennamenti, siete voi che dovete convincerli. Occorre contrastare con determinazione ogni più piccola illegalità perché è lì che si insinua la mafia”. Cosi’ il presidente del Senato Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, ha parlato a Serra San Quirico (Ancona) a una vasta platea di studenti dai 12 ai 18 anni, provenienti da tutta Italia in occasione della 35/a Rassegna Nazionale di Teatro della Scuola. I ragazzi hanno lavorato sul libro ‘Liberi tutti’, in cui Grasso ha raccontato la sua esperienza di giudice in prima linea. Tra le domande, quella di Silvia, 15 anni, che ha chiesto: “Quando finirà la mafia?”.
“Per dirla con Falcone, mio grande maestro, la mafia – ha risposto Grasso – è un fatto umano, e quindi destinata a finire. Occorre però il grande impegno di tutti, istituzioni, cittadini e giovani”.
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A margine dell’incontro Grasso ha parlato con i giornalisti di alcuni temi di attualità. A una domanda sul caso Ong, pur senza entrare nel merito della vicenda. ha detto: “Sono orgoglioso che l’Italia riesca a salvare tante persone”.
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