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Grazie ad un webcast gratuito anche l’Antartide avrà meno segreti

Favorire l’educazione, la conoscenza e la formazione nel campo della meteorologia antartica e promuovere l’interesse per le regioni polari attraverso la realizzazione di un originale pacchetto interattivo fruibile su Internet: realizzato nell’ambito dell’Anno Polare Internazionale e finanziato dal U.S. National Science Fundation, che sarà distribuito gratuitamente online partire dall’agosto 2007 dal Comet (Cooperative Program for Operational Meteorology, Education and Training), all’indirizzo on line http://www.comet.ucar.edu. Il webcast si rivolge principalmente a metereologi, scienziati, studenti, insegnanti, ma anche a un pubblico generalista di appassionati ed è composto da un audio narrante con le spiegazioni degli esperti, interviste, animazioni, immagini e figure sul clima, il tempo e le previsioni in Antartide. Il programma è stato presentato nel corso del “2nd Antarctic Meteorological Observation, Modeling, and Forecasting Workshop”, che si è concluso il 28 giugno presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche con la partecipazione di numerosi scienziati internazionali attivi nel campo della meteorologia antartica. Tra i relatori c’era anche Jordan Powers del National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, Colorado (Usa), che nel corso del suo intervento ha presentato il pacchetto interattivo nato per promuovere l’interesse per le regioni polari.

Durante il workshop è stato anche presentato un altro programma di ricerca che prevede l’impiego di “palloni a quota costante” per lo studio del comportamento della stratosfera. “Questi palloni vengono lanciati in quota, rimangono ad un livello costante in stratosfera e possono a comando lasciar cadere una sonda per misurare il profilo verticale di alcune variabili atmosferiche come pressione e temperatura”, ha spiegato David Bromwich, direttore del Polar Meteorology Group al Byrd Polar Research Center e Professore dell’Atmospheric Science Program of the Ohio State University in Columbus, Ohio (Usa). 
“L’esperimento, che dovrebbe iniziare tra settembre e ottobre 2008, vede la partecipazione dell’Italia”. A margine dei lavori, Bromwich ha sottolineato la presenza nell’area della penisola antartica di “un marcato e deciso aumento di temperatura, che il British Antarctic Survey quantifica nell’ordine di 4-5 °C nel corso degli ultimi 50 anni, mentre sembra che la temperatura si mantenga costante nel resto del continente antartico. Sono incrementi di temperature medie apparentemente minimi, ma che interessano aree molto grandi, quindi l’impatto complessivo in termini climatici è notevole.Bisogna poi sottolineare che si tratta di un aumento molto veloce se comparato con quello che si sta verificando nel resto del mondo.
Le proiezioni del Ipcc (Intergovernamental Panel of Climatic Change) prevedono poi un aumento di altri 2-3 °C entro la fine del 2100. Non è ancora possibile stabilire quale sarà l’effetto di questo aumento di temperatura sull’innalzamento del livello dei mari, essendo le proiezioni ancora piuttosto incerte, ma è certo che questo fenomeno costituisce un problema rilevante”.

Alessandro Giuliani

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