Nel dettaglio, In Italia il 19,4% della popolazione nel 2012 era a rischio povertà, il 14,5% seriamente privata dei beni materiali, e il 10,3% viveva in una famiglia dove c’era poco lavoro. A rischio di esclusione sociale figurano in totale 18,2 milioni di persone.
In Spagna, dove la disoccupazione è altissima, rischia il 28,2% della popolazione, in Portogallo il 25,3%, a Cipro il 27,1%, in Estonia il 23,4%. Scende parecchio la difficoltà in Francia, dove il rischio povertà si concretizza per il 19,1% dei cittadini, in Germania (19,6%), Finlandia (17,2%), Olanda (15%). Per trovare dati peggiori dell’Italia e della Grecia, bisogna andare ai Paesi fuori della zona euro: al top Bulgaria (49,3%), Romania (41,7%), Lettonia (36,5%), Croazia (32,3%).
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