Con il provvedimento governativo di chiusura dei licei tecnici, approvato in Parlamento a metà luglio, è partita in Grecia la mobilità dei primi 2mila insegnanti: molti di loro verranno “degradati” a maestri elementari.
E non potranno nemmeno lamentarsi, se rimarranno tali. La mobilità, infatti, è solo il primo passo riguardante i dipendenti del settore pubblico, che vedrà entro la fine del 2013 il licenziamento di 15mila dipendenti. Seguiranno le guardie degli edifici scolastici mentre a partire dal 23 settembre si metterà in mobilità il personale della polizia municipale.
Per protestare, la Federazione degli Insegnanti delle scuole medie e superiori (Olme) ha organizzato per il giorno 22 luglio una manifestazione nella centralissima piazza Syntagma, ad Atene, e in altre grandi città. Per mercoledì 24 luglio, alle ore 19,00, ha inoltre invitato i responsabili sindacali dei settori in agitazione ad un incontro per “organizzare una lotta comune contro la mobilità e i licenziamenti e contro la politica del governo e della troika”.
Vi sono mobilitazioni in vista anche nel settore della televisione: proprio in queste ore è attesa la pubblicazione del bando di concorso per il personale che sarà assunto per far funzionare l’ente radiotelevisivo transitorio ellenico che prenderà il posto della vecchia Ert (ritenuta del governo greco eccessivamente costosa).