È inammissibile il conflitto contro il Green pass in scuole e università.
A dirlo è la Corte costituzionale che oggi, 2 dicembre, ha esaminato in camera di consiglio il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promosso dall’avvocato Daniele Granara – in proprio e in qualità di difensore di 27.252 cittadini italiani tutti facenti parte del corpo docente, studentesco e del personale scolastico e universitario – per l’omesso esame della petizione presentata il 1° settembre 2021 alla Camera dei deputati (n. 820) e al Senato della Repubblica (n. 915).
Con la petizione, in particolare, i ricorrenti si opponevano alla conversione del decreto-legge 6 agosto 2021 n. 111, (Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti) che, come sappiamo, ha introdotto l’obbligo del cosiddetto green pass nella scuola e nell’Università.
In attesa del deposito dell’ordinanza, l’Ufficio Stampa della Corte costituzionale fa sapere che il conflitto è stato dichiarato inammissibile, sia sotto il profilo soggettivo sia sotto quello oggettivo.
Infatti, secondo la Consulta, i firmatari di una petizione non sono titolari di una funzione attribuita dalla Costituzione, bensì di un diritto, che mai potrebbe trovare tutela in sede di conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato.
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