Le sanzioni a carico del personale scolastico, dichiara il Presidente nazionale della FederATA Giuseppe Mancuso, sono sproporzionate e dettate da una logica punitiva che rischia di incrinare per sempre il rapporto fiduciario tra lo Stato ed i suoi dipendenti.
Chi ancora non si è vaccinato, prosegue Mancuso, non è necessariamente un no-vax. Davanti alle contraddizioni della scienza su alcuni aspetti spinosi della questione, anche la posizione di chi magari intende solo ritardare la vaccinazione oppure la ritiene dannosa per la propria salute meritava di essere considerata.
La sospensione dallo stipendio vuol dire imporre il vaccino sotto il ricatto della sopravvivenza economica.
Prosegue Mancuso, Si poteva pensare a forme di lavoro a distanza o assegnazione ad altre mansioni che non implicano necessariamente il contatto con gli studenti ed altro personale.
Il Governo ha voluto usare il pugno di ferro solo con il personale della scuola e questo è un bruttissimo segnale.
E’ un comportamento che noi come FederATA contestiamo e denunciamo.
Il Presidente Mancuso conclude: Si preannuncia un brutto autunno per la scuola italiana.
Ufficio Stampa Feder.ATA