Come ha funzionato nel primo giorno di scuola in dieci regioni, la piattaforma telematica del ministero dell’Istruzione che verifica la presenza del Green pass tra i lavoratori e tutti coloro che entrano vario titolo negli istituti scolastici? Il ministro Patrizio Bianchi ha detto che nelle prime ore di utilizzo sono state conteggiate “oltre 900mila verifiche in un’ora, ricordando anche che “nel 95% dei casi il tempo di risposta del sistema è risultato essere in media di un secondo. Se considerate che non tutte le scuole sono partite oggi, è un risultato straordinario”, ha tenuto a dire Bianchi.
Riscontri positivi giungono anche dagli stessi presidi: Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, ha detto ai microfoni di Radio Cusano che partecipando a “delle chat con qualche migliaio di presidi”, sull’applicazione controlla Green pass “c’erano molti dubbi: invece le notizie che abbiamo a Roma e in altre grandi città sono abbastanza positive. La piattaforma ha funzionato bene”.
Rusconi ha specificato che “non tutte le persone sono state caricate sulla piattaforma, anche perché alcune non sono ancora state assunte e saranno nominate in queste ore. Quando le persone non sono caricate sulla piattaforma, la scuola ha comunque la possibilità di verificare il green pass tramite l’app che utilizzano anche i ristoratori. Comunque, incredibile ma vero, la piattaforma funziona“, ha concluso il rappresentante dei presidi.
In molte scuole, come al liceo Newton di Roma, però la nuova piattaforma è ancora in fase di studio e di approfondimento. Il controllo, nel primo giorno di scuola, si è svolto in modalità manuale, proprio perché in questi giorni si è deciso di fare delle verifiche.
Nel frattempo, il Governo sta seriamente studiando come arrivare all’obbligo del Green pass per tutti i lavoratori del pubblico impiego e per le società partecipate dallo Stato, per i tribunali, oltre che per gli organi costituzionali. E ancora prima anche per i lavoratori privati.
Giovedì 16 settembre il premier Mario Draghi riunirà il Consiglio dei ministri, che sarà preceduto con ogni probabilità da una cabina di regia.
L’obbligo potrebbe avviarsi già dalla metà di ottobre, per dare il tempo a chi non ha fatto ancora la prima dose di vaccinarsi.
E, come per i lavoratori della scuola, saranno introdotte sanzioni severe, pecuniarie e amministrative, per chi non ha il pass.
La volontà è quella di “estendere il Green pass senza discriminare nessuno”, quindi sia per il pubblico sia per il privato, ha detto Giancarlo Giorgetti, capo delegazione della Lega.
Già si parla di sospensione dal servizio e dello stipendio dopo cinque giorni di ingresso al lavoro senza il Pass, più multe dai 400 ai 1.000 euro. Come nella scuola, che ha fatto da capofila.
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