Che la pandemia abbia scosso la nostra vita dalle fondamenta, è un fatto di tutta evidenza; tuttavia, è corretto agire in un perenne stato di emergenza o sarebbe il caso di individuare dei percorsi di semplificazione delle procedure?
Nella scuola questo sarebbe certamente opportuno, il recente inserimento della certificazione verde (c.d. Green Pass) tra le verifiche quotidiane ne è l’esempio lampante. Il tema è divisivo, vede opposte posizioni ideologiche e scientifiche, non c’è un punto di mediazione e si ha l’impressione che tutto venga lasciato alla gestione della singola scuola.
Ma questo è soltanto l’ultimo di una serie di fatti che hanno caratterizzato il periodo Covid-19.
Nel 2020 si ricorse alla DAD come soluzione all’improvviso lockdown. Venne elogiata come una splendida esperienza che nulla toglieva al dialogo educativo, malgrado i dubbi – avanzati da più parti – sulla reale efficacia. In effetti, sin da subito, si misero in campo i PAI ed i PIA per compensare i deficit di lezione subite a causa del lockdown.
Dopo – ed era ineludibile – si disse che non si poteva ricorrere alla DAD in maniera sistematica e, soprattutto, venne diffusa la notizia che le scuole erano un luogo a moderato rischio, vista la bassissima incidenza di contagi riscontrati all’interno degli istituti.
Si arriva, adesso, all’obbligo della Certificazione Verde “al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione”. Lo scopo è certamente quello di migliorare la sicurezza a scuola, chi non lo vorrebbe, ma occorrerebbe uno sforzo ulteriore per far sì che le scuole venissero messe nelle condizioni di gestire in modo efficiente la verifica ed il controllo del Green Pass.
Alcune difficoltà emergono a prima vista, senza ancora avere concretamente collaudato le procedure: proviamo ad elencarle.
L’avvio dell’anno scolastico è ormai alle porte, sarebbe auspicabile che l’emergenza non la si subisse ma la si gestisse. La scuola interessa tutto il Paese: è impensabile non disporre di risposte uniformi e certe.
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