Sono ancora tanti i dubbi e le perplessità che riguardano le norme da applicare al mancato possesso del green pass per il personale scolastico. Uno dei temi che lancia il presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi) all’Adnkronos, è quello relativo alle supplenze. “E’ impensabile che un supplente accetti una chiamata di sostituzione senza avere indicazioni certe sul temine di durata del contratto”. Giannelli fa riferimento al caso in cui il docente sprovvisto di green pass non può entrare a scuola o alla sospensione del quinto giorno. A quel punto scatta la supplenza che però, potrebbe riguardare un solo giorno, ad esempio se il docente sospeso si presenti il giorno dopo con una certificazione valida. Per questo il presidente Anp pone il quesito: “E’ pensabile che un supplente dal sud Italia si trasferisca al nord per un solo giorno di incarico?”.
Al tempo stesso Giannelli propone una soluzione: “Si potrebbe stabilire in sede di conversione del decreto un numero di giorni di sospensione minimo e tale da rendere appetibile la supplenza per chi deve assumerla. Serve però prima la conversione in legge. Al rientro rischiamo di trovarci a dover gestire 100mila docenti senza green pass un giorno e dover perdere 350mila ore di lezione, calcolate su una media di tre ore e mezzo di lezione per docente”.
Per quanto riguarda le primarie, meno difficoltà nel reperimento di supplenti. Giannelli chiude poi con l’auspicio che tutti comprendano l’importanza della vaccinazione e si vaccinino il prima possibile per evitare un danno al diritto d’istruzione.