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Green pass, in classe solo chi ce l’ha, in caso di focolaio. Lo chiedono i governatori

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Spettacoli, viaggi e sport, si tratta ancora per i ristoranti. I presidenti di Regione dicono si al green pass obbligatorio per alcune attività in luoghi a rischio assembramento. Domani il governo approverà il decreto che sarà in vigore a partire da lunedì 26 luglio. Sui ristoranti al chiuso prevarrà la linea più leggera ovvero una dose di vaccino somministrata o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Così, dovrebbe essere dunque scongiurato il rischio del cambiamento di fascia. L’obiettivo è mantenere l’Italia bianca per tutta l’estate e le attività aperte. Con l’approvazione di nuovi parametri cambierà la soglia per le restrizioni. Saranno i ricoveri ospedalieri a dettare i passaggi ovvero il 5% per le terapie intensive e il 10% per i reparti medici, anche se le Regioni chiedono di far salire il tetto al 20 e al 30%.

Sui luoghi in cui sia indispensabile il green pass non dovrebbero esserci più dubbi. A spettacoli, discoteche, grandi eventi sportivi, fiere e congressi si aggiungeranno anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Nei cinema e nei teatri bisognerà presentarlo all’ingresso ma non servirà più occupare posti alternati e dunque le sale avranno più capienza.

Scuola, green pass in caso di focolaio

Per quanto riguarda la scuola, non sarà inserito nessun obbligo vaccinale per il personale poiché si attende il parere del Comitato tecnico scientifico, ma solo “raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo”. La proposta dei governatori è quella di “prevedere che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza solo chi in possesso di green pass.