Mancano poche ore all’inizio dell’anno scolastico: quest’anno una delle novità più importanti è il discusso obbligo del Green pass per tutto il personale. Negli ultimi giorni, con la presa di coscienza che la norma introdotta con il decreto 111/21 esenta solo poche categorie di persone e fa cadere la scure dalla doppia sanzione (sospensione e mega-multa) a chi non lo presente, abbiamo assistito ad un’impennata di vaccinazioni. Tanto di portare il numero dei vaccinati verso quota 100mila, a fronte di oltre un milione e 400 mila coinvolti nell’obbligo. L’attenzione ora si sposta tutta sui controlli: come faranno le oltre 8 mila scuole a verificare se i propri dipendenti sono o no vaccinati?
Nella serata del 30 agosto, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato una Nota, la n. 1260, contenente le specifiche su come sarà il controllo del Green pass per docenti e personale scolastico. Nella Nota, il Ministero conferma che la verifica del possesso dal certificato verde “non può essere ovviata con il ricorso all’autocertificazione da parte dell’interessato, in quanto la norma vigente prevede che la certificazione verde COVID-19 sia posseduta ed esibita”.
Di fatto, la verifica della certificazione verde COVID-19 avverrà con l’App “VerificaC19”, installata su un dispositivo mobile, con controlli però quotidiani. Per ovviare a questo, il Ministero consiglia di “interrogare il Sistema informativo” cosiddetto “SIDI che, in ragione della interoperabilità con il Sistema informativo del Ministero della Salute, senza necessità di scansione di ogni singolo QRcode, “restituirà” la medesima tipologia di schermate descritte nella ‘procedura ordinaria’”. Lo stesso dicastero ha detto che “è atteso in tempi brevi” un “intervento normativo necessario per consentire l’adozione della procedura automatizzata richiamata”.
Solo che questo dispositivo verrà messo a disposizione delle scuole non prima di una settimana, forse anche più: si parla già di 10-15 settembre. Verosimilmente, il dispositivo ordinario, che evita i controlli quotidiani, dovrebbe arrivare in corrispondenza con l’inizio delle lezioni nella maggior parte delle scuole, quindi attorno al 13 settembre. E nel frattempo?
Sempre la Nota ministeriale del 30 agosto dice che i presidi potranno “predisporre misure organizzative e di gestione degli spazi, che consentano l’ordinato svolgimento delle operazioni descritte. Ciò anche considerando che, fino all’inizio delle attività didattiche, la presenza del personale sarà inferiore all’ordinario”.
Per realizzare tale procedura, decisamente più macchinosa e impegnativa, i dirigenti potranno affidare i controlli a “più soggetti “verificatori”, ciascuno delegato all’utilizzo dell’app “Verifica C19”, così come, ove opportuno e possibile, potranno individuarsi ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale”.
I presidi non sembrano farne un dramma. “Stiamo aspettando la piattaforma per il controllo del Green pass del personale della scuola e confidiamo che arrivi per l’inizio delle lezioni come ci è stato assicurato. Per gli esami di riparazione dal primo settembre faremo i controlli singolarmente, con la normale App. Non prevediamo grandi disagi perché parliamo di 10-20 docenti per scuola”, ha detto Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma.
“Benvenga la piattaforma – ha aggiunto Rusconi – avevamo sollecitato una soluzione del genere i primi di agosto. Sembra che siano stati superati i dubbi del Garante della privacy in merito al fatto che la scuola non possa trattare dati sanitari. In questo modo non trattiamo i dati personali ma sappiamo solo chi può entrare e chi no”, ha concluso il rappresentante Anp Roma.
Nel frattempo, alcune scuole stanno ricorrendo anche a soluzioni alternative. Un’azienda ha predisposto “un software semplice a sostegno del personale incaricato al controllo quotidiano del certificato verde”.
Ecco come funziona il dispositivo: “il Dirigente o la persona incaricata scansiona e aggiorna quotidianamente il registro dei Green Pass. Gli Alert in tempo reale per il personale presente con certificato non valido consentono una verifica immediata, con possibilità di inserimento note libere. Il Docente previa autorizzazione al trattamento dati, può inserire la validità del certificato per evitare il controllo quotidiano”.
A questo punto, “il dato verrà validato tramite la scansione e la verifica incrociata con l’app Ufficiale del ministero”.
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