Il Green pass obbligatorio nelle scuole continua ad essere oggetto di discussione. Anche in Parlamento. E pure tra i banchi della maggioranza del governo che ha introdotto il provvedimento tramite decreto legge. Tra coloro che fanno delle osservazioni, è interessante il pensiero dell’on. Vittoria Casa, presidente della commissione Cultura alla Camera.
Il Green pass anche per consegnare un certificato?
Secondo la grillina, quanto accaduto in questi primi giorni di scuola, con alcuni genitori stoppati all’entrata di scuola, perché privi di certificazione verde, non è giustificato. Anche perché, come avevamo fatto osservare il primo giorno di scuola durante un’intervista alla dirigente Cristina Costarelli, i contagi si concretizzano in genere dopo almeno 15 minuti di convivenza nello stesso ambiente. Mentre per accompagnare il figlio in classe o per consegnare un certificato occorre in genere meno tempo.
“I fatti di cronaca degli ultimi giorni – sostiene Vittoria Casa – suggeriscono che in alcuni casi c’è la necessità di chiarire il senso della normativa vigente per dare serenità al personale scolastico, alle alunne, agli alunni e ai rispettivi genitori o consegnare un certificato”.
L’emendamento: evitiamo situazioni spiacevoli
“Per prevenire situazioni difficilmente condivisibili nei confronti di chi si reca a prendere bambine e bambini a scuola, ho presentato un subemendamento al decreto Green pass che esonera dalla richiesta della certificazione Covid tutti coloro che accedono agli edifici scolastici per un tempo inferiore ai 15 minuti”.
Secondo la parlamentare pentastellata, “dobbiamo usare tutto il buonsenso necessario, evitare situazioni spiacevoli e venire incontro alle esigenze dei genitori e degli alunni più piccoli. La scuola – ha concluso Casa – è una grande comunità educante e nessuno deve sentirsi escluso”.