Esimio Presidente Mattarella,
scriviamo la presente nella nostra qualità di Coordinamento Presidenti di Consigli di Istituto dell’Emilia-Romagna per significare quanto segue.
Preliminarmente, occorre evidenziare che, a seguito dell’emanazione del Decreto legge 26 novembre 2021 n. 172, che prevede tra l’altro all’ art. 4, comma 1 lettera c) l’estensione dell’obbligo della Certificazione verde Covid19 nel trasporto pubblico locale e regionale con esclusione dall’obbligo dei soggetti di età inferiore ai dodici anni e dei soggetti esenti dalla campagna vaccinale, con comunicazione tramite PEC del 3 dicembre scorso, abbiamo chiamato il Governo ad una riflessione sulla sovrapposizione di norme che, da un lato, tutelano la salute pubblica,
ma dall’altro rischiano di compromettere il diritto allo studio di quegli studenti che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola, i quali, non per loro scelta, si trovano nella condizione di non poter esibire la certificazione richiesta.
Nella citata comunicazione abbiamo rilevato che “Gli studenti dall’età di dodici anni, pur essendo soggetti della campagna vaccinale, non rientrano nella categoria degli obbligati al vaccino, questo perché i provvedimenti
del Governo hanno scelto di garantire il Diritto alla Studio di ogni singola/o studentessa/e nel territorio nazionale, indipendentemente dalle valutazioni sanitarie delle famiglie”.
Dalla lettura del Decreto legge 26 novembre 2021 n. 172, nella previsione dell’Art. 4, comma 1 lettera c), per contro è stato disposto l’obbligo al possesso della Certificazione verde Covid-19 anche a carico di tutti gli studenti, inclusi quelli minorenni, che soventemente utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola. Comprendiamo tutte le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica adottate dal Governo al fine
di tutelare la salute pubblica, e per lo spirito di neutralità che ci contraddistingue non entriamo nel merito delle valutazioni sanitarie di ogni singola famiglia. Tuttavia ci sentiamo in dovere, nella nostra qualità di Presidenti di Consigli di Istituto, di dare voce a questa, seppur minoritaria, categoria di studenti, in particolare priva di capacità di agire e di scelta rispetto alla somministrazione del vaccino (Art. 2 del codice civile), che si ritrova nella morsa tra scelte del Governo e scelte mediche genitoriali, con l’effetto domino di ammettere la lesione del diritto allo studio rispetto all’uso del trasporto pubblico, e non alla salute pubblica, altrimenti tutelabile.
Come già evidenziano nella comunicazione al Governo “Riconosciamo che non è nostro compito entrare nel merito della questione politica e sanitaria relativa alla certificazione verde “Covid-19”, ma è obbligo di noi adulti tutelare, garantire e rendere effettivo il Diritto allo Studio dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze”.
Purtroppo a nulla sono valsi i nostri rilievi, e pertanto da lunedì scorso, 6 dicembre 2021, la norma in esame è entrata in vigore, senza certezze in merito alle conseguenze sugli studenti, lasciandoci con il serio timore di
ritrovarci con abbandoni scolastici e impoverimento educativo, soprattutto nelle aree sociali già svantaggiate.
Ci tornano alla mente le parole da Lei pronunciate a Pizzo Calabro lo scorso 20 settembre in occasione dell’inaugurazione del corrente anno scolastico: “Si trova nella scuola il capitale umano necessario a una vera crescita. Economica e civile. Sono la cultura, la responsabilità, la conoscenza, il metodo, le risorse di cui voi giovani avete bisogno per essere protagonisti in un tempo dove il mondo corre sempre più veloce e anche i lavori cambiano con una rapidità che mai la storia ha conosciuto. Il valore sociale della scuola sta anche nell’essere irrinunciabile presidio di integrazione e di coesione. La Scuola è alle fondamenta dell’unità del Paese.”
La pandemia ci ha diviso e allontanato, come da Lei sostenuto: “La pandemia ha prodotto una condizione drammatica e dolorosa. Ha recato tanto dolore e lutti. Ancora conduce a morte ogni giorno decine di nostri
concittadini. Ha frenato le nostre vite, le nostre attività. Ha creato ulteriori diseguaglianze. Ha creato povertà nuova. Ha ridotto opportunità. I giovani, i ragazzi, i bambini hanno pagato un prezzo molto alto”.
Affermiamo con forza i principi da Lei enunciati di una Scuola aperta a tutti, di una Scuola ossigeno per la società, secondo i dettami dell’art. 34 della Costituzione, ed evidenziamo il fatto che l’obbligo della Certificazione
verde Covid-19 nel trasporto pubblico locale e regionale a tutti gli studenti minorenni rischia di comprometterne la fruizione, acuendo la possibilità di “Abbandoni scolastici e impoverimento educativo, soprattutto nelle aree
sociali già svantaggiate” che, in epoca pandemica, si “sono aggravati e rappresentano indubbiamente una pesante eredità di questa stagione”.
Concordiamo con Lei sul fatto che: “Merita attenzione la grande partecipazione degli studenti alla campagna vaccinale” e “Non di rado in famiglia sono stati proprio i giovani a spiegare le buone ragioni dell’immunizzazione, a rompere gli indugi e a fare per primi il vaccino, anche quando i genitori tentennavano. Volevano uscire da casa i ragazzi, tornare con gli amici, e così hanno aiutato tutta la società”. Per questo motivo riteniamo ingiusto imporre di fatto ad alcuni di loro il divieto di accedere ai mezzi pubblici, e conseguentemente alla scuola, a causa di scelte familiari di cui loro non possono ritenersi responsabili.
Orbene, con la presente chiediamo un Suo intervento al fine di promuovere una riflessione sul tema per addivenire ad una determinazione di esenzione per gli studenti minorenni, magari con l’introduzione di altre
strategie come, a mero titolo di esempio, l’obbligo di indossare una mascherina tipo FFP2 nell’utilizzo del trasporto pubblico; chiediamo un Suo intervento quale Presidente “custode e voce della Costituzione”, al fine di rendere effettivo quel concetto di Scuola che secondo la Costituzione “promuove e accoglie”, luogo di equità secondo un principio di solidarietà sociale.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Coordinamento Presidenti di Consiglio d’Istituto dell’Emilia-Romagna
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