Sono una docente di scuola secondaria superiore.
Da trent’anni svolgo la mia professione con passione e senso del dovere, ho sempre cercato di trasmettere ai miei alunni il senso civico e il rispetto delle istituzioni, educandoli allo sviluppo di un pensiero autonomo e al rispetto di un pensiero plurale.
Davanti al decreto sul green pass obbligatorio assisto con sgomento e incredulità all’atteggiamento ingrato, ricattatorio e coercitivo di un governo che si dice “democratico” e che calpesta diritti inalienabili, per il quale io non sono diventata altro che un numero da vaccinare.
Non sono una no-vax, ma ritengo legittimo temere farmaci con approvazione condizionata, i loro effetti avversi immediati (che in parte purtroppo conosciamo), e i possibili effetti a medio e lungo termine, che nessuno è in grado di predire.
Al di là della opinabile efficacia e delle contraddizioni palesi insite nel green pass, mi avviliscono i modi e i toni di questo ultimo provvedimento: aggressivi, brutali, da ultimatum, unilaterali, assolutamente fuori luogo nel mondo dell’educazione e della cultura.
La sospensione senza stipendio per chi non ha il green pass: un provvedimento immeritato, che dimentica l’immane lavoro in prima linea svolto dal personale scolastico per garantire l’istruzione in questa drammatica fase della nostra storia. Ponendo il lavoratore di fronte a una finta libertà di scelta (un tampone ogni 48 ore implica costi, rischi e disagi), per indurre a una vaccinazione forzata che nel frattempo solleverebbe lo Stato dalla responsabilità di imporla.
Se i vaccini sono sicuri, perché lo Stato scarica la responsabilità su chi è obbligato a vaccinarsi? Se lo Stato è davvero democratico, perché non agevola i lavoratori che scelgono di non vaccinarsi dotando le scuole di tamponi salivari gratuiti per il personale? Se il governo pensa che assumere un farmaco con approvazione condizionata significhi dare il buon esempio, perché non impone in primis l’obbligo a tutti i parlamentari, affinché diano questo buon esempio a tutti i cittadini?
Resto profondamente disorientata di fronte a un governo che lede i diritti inalienabili dell’individuo, i valori fondamentali della Costituzione, nonché l’articolo 36 del Regolamento Europeo nr. 953 del 2021.
Gloria B.
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