È il giorno decisivo per il green pass, lo strumento che diventerà sempre più determinante nelle prossime settimane. Darà accesso in luoghi come palestre, piscine, aree in cui si svolgono spettacoli, cinema, teatri e ristoranti al chiuso. Ma dal 1° settembre dovrà possederlo anche chi presta servizio in una scuola. Docenti, dirigenti, personale Ata dovranno presentarlo, non gli studenti che nel frattempo continuano a vaccinarsi sempre più.
Non è un obbligo vaccinale, ma qualcosa di molto simile perchè per ottenere il certificato verde bisognerà essere guariti dal Covid, aver avuto almeno una somministrazione di vaccino o un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Le discussioni sono state forti e il tutto dev’essere ratificato oggi dal Consiglio dei ministri (ore 16) ma la strada intrapresa è quella, visto che l’obiettivo è rientrare in presenza e in sicurezza in classe da settembre. Alle 11:30 la cabina di regia del premier Draghi con i ministri e il Cts servirà a mettere a punto alcuni aspetti, prima di varare il nuovo decreto. Da discutere anche le soluzioni che riguardano i trasporti.
Una soluzione, quella del green pass obbligatorio, che comunque riguarderebbe una fetta minore del personale scolastico che già per l’85% (ma le percentuali non sono certe) è vaccinato.
Nel question time di ieri alla Camera, il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso ha tranquillizzato le famiglie ribadendo che non ci sarà nessun obbligo per gli alunni.
I sindacati non si oppongono al green pass ma ritengono che non sia sufficiente a garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza.
Nel frattempo il commissario straordinario Figliuolo ribadisce alle Regioni di voler ricevere entro il 20 agosto i dati univoci che tengano conto del reale andamento della campagna vaccinale nella scuola.