Niente vaccino e nemmeno tamponi. Così, circa 200 tra insegnanti e personale Ata della provincia di Treviso sono già stati sospesi per l’assenza del green pass. Si viaggia ad una media di 2-3 sospensioni per istituto dichiara al ‘Gazzettino di Treviso’ Barbara Sardella, dirigente dell’Usr della città veneta. Ma si va anche ad alimentare un ulteriore problema, quello delle cattedre vuote, vista la difficoltà a trovare supplenti con la rinuncia agli incarichi.
Altre difficoltà, visto che l’ex provveditorato ha nominato altri 300 supplenti per coprire le cattedre scoperte, ma con il problema nuovamente da affrontare, delle rinunce, tra chi ha inviato una comunicazione motivando la sua assenza e chi non si è presentato proprio. “Il risultato – spiega ancora Sardella – è che non si riesce a far partire il doposcuola proprio a causa della carenza del personale”.
Molti i posti liberi nelle scuole dell’infanzia e alle elementari. Le rinunce quest’anno sono concentrate, alcuni istituti sono stati scelti da pochissimi insegnanti e in alcune scuole si contano anche 18 cattedre vuote. Così, si prova a rimediare con gli spezzoni d’orario. I motivi delle rinunce? Presto detto. La lontananza del luogo di assegnazione dell’incarico rispetto alla residenza del docente. Molti si sono dati ad altre occupazioni e la conseguenza è che si deve pescare dalle Mad per coprire le supplenze con l’ultima spiaggia rappresentata dalla ricerca autonoma delle scuole.