Due generi di contestazioni relative al controllo del Green pass a scuola ci giungono in redazione con maggiore frequenza: la prima sulla questione della formazione dei delegati; la seconda circa la frequenza del controllo.
Per entrambe le contestazioni faremo riferimento alle indicazioni del Ministero dell’Istruzione.
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I delegati vanno formati
Come abbiamo riferito riportando la voce di un lettore della Tecnica della Scuola, sebbene il dirigente scolastico possa delegare il controllo del Green pass ad amministrativi, collaboratori scolastici o docenti, tale personale deve essere appositamente formato sulle modalità del controllo, anche e soprattutto in relazione alla gestione della privacy dei soggetti “controllati”.
Non di rado, infatti, pare sia capitato – ci segnalano – che a causa di queste deleghe a personale non qualificato, si siano verificati spiacevoli episodi, come ad esempio: il controllo del pass nell’atrio delle scuole con gli insegnanti ammassati in ascolto dei commenti di chi controllava; oppure la creazione di liste compilate sul momento, con indicazione dei docenti dotati di “Green pass da tampone” e docenti dotati di “Green Pass da vaccino”.
Le indicazioni ministeriali in effetti chiariscono che il dirigente scolastico, mediante formale delega, ha la facoltà di conferire il potere di verifica del Green Pass ad altro personale appositamente individuato e formato sulla nuova funzione, attraverso le procedure individuate secondo le forme e le modalità previste dalla normativa vigente. Per effetto della delega, il personale autorizzato può visualizzare e consultare la certificazione verde del soggetto controllato, in conformità alla normativa privacy e nel rispetto della riservatezza e dei dati personali trattati.
La frequenza del controllo
In ordine alla seconda ragione di insoddisfazione, molti docenti lamentano l’effettuazione del controllo del Green pass anche in più momenti della giornata lavorativa, non solo in corrispondenza dell’ingresso a scuola.
La FLC CGIL a questo proposito ha inoltrato al Ministero una nota per chiedere spiegazioni e indicazioni più precise relativamente ai casi in cui la piattaforma non registra tempestivamente la condizione sanitaria dei lavoratori o di Green pass che scadono nel corso della giornata, ecc.
Si legge sul comunicato del sindacato: Riteniamo che sia indispensabile fornire a tutte le istituzioni scolastiche ulteriori precisazioni sulle modalità di verifica del Green pass e della gestione degli eventuali casi di Green pass bloccati, invitando le scuole ad effettuare sulla piattaforma SIDI un unico controllo giornaliero che attesti le posizioni dei singoli lavoratori in riferimento a tutta la giornata lavorativa.
Il documento del Ministero già citato, peraltro, riporta una dicitura che sembrerebbe specificare che il controllo debba essere effettuato all’ingresso a scuola, non nel corso della prestazione professionale.
Si legge sul documento:
Quotidianamente e prima dell’accesso del personale nella sede ove presta servizio, il Dirigente Scolastico o un suo delegato:
- utilizza le credenziali di accesso personali (user-id e password) per accedere all’area “Rilevazioni” del SIDI e seleziona la nuova funzionalità “Rilevazione sulle scuole – Verifica Green pass”, da qualsiasi postazione di lavoro collegata ad internet;
- visualizza esclusivamente l’elenco dei codici meccanografici degli Istituti principali statali di propria competenza, individuato automaticamente dal SIDI sulla base degli incarichi di dirigenza registrati sul sistema;
- seleziona il codice meccanografico della scuola di competenza per visualizzare l’elenco dei nominativi dei docenti e del personale ATA a tempo indeterminato e determinato per i quali è prevista l’effettiva presenza in servizio;
- seleziona, dall’elenco del personale in servizio presso l’Istituzione scolastica, i nominativi su cui vuole attivare il processo di verifica del possesso del Green Pass in corso di validità;
- visualizza la lista del personale selezionato con l’indicazione dello stato di validità del Green Pass.