Sono tantissimi i messaggi e le email che in questi giorni arrivano alla redazione della Tecnica della Scuola da parte di docenti e personale scolastico che commentano amaramente i risvolti sull’avvio del nuovo anno scolastico. In particolare, con il decreto in Gazzetta Ufficiale dal 6 agosto, si ufficializzano tutte le misure annunciate , come ad esempio il Green Pass obbligatorio, che entreranno in vigore a partire da settembre per garantire il rientro in classe in presenza in sicurezza, come dichiarato dal ministro Patrizio Bianchi.
Di seguito sono riportate alcune dichiarazioni di lettori e docenti che sono pervenute in redazione.
“Sono assolutamente contraria, ho prenotato il vaccino e strappato la tessera elettorale, non andrò mai più a votare, ormai siamo in una dittatura mascherata da democrazia che gli serve soltanto per finanziarsi, per ammazzarci di tasse e adesso anche di veleno. Non sono una no-vax, porto ancora i segni dell’antivaiolosa e ho fatto a mio figlio tutti i vaccini anche quelli a pagamento, però farsi iniettare un siero che non è un vaccino per cui si è contagiabili e di conseguenza contagiosi è veramente troppo”.
“Salve, sono una docente di scuola media superiore di lettere in un liceo classico delle Marche e vorrei semplicemente testimoniare lo stato d’animo di malessere e indignazione con cui sto vivendo l’imposizione di un diktat vaccinale nei confronti dell’intera categoria dei docenti: subire un trattamento sanitario obbligatorio mi pare a tutti gli effetti lesivo di ogni benché minimo principio democratico di libertà personale, in aperta violazione a quanto previsto a livello normativo dai recenti pronunciamenti europei, nonché dai sacrosanti principi della nostra Costituzione. Mi sembra di subire un sopruso e una forma di violenza, perché mi vedo ora di fatto costretta a subire un trattamento in cui credo poco o comunque rispetto al quale nutro diverse perplessità, ma anche – non lo nascondo – taluni timori”.
“Non è possibile che addirittura chi non ha il green pass non possa lavorare e perda il posto di lavoro. E’ una situazione gravissima, si dovrebbero mantenere tutte le misure di sicurezza come l’anno scorso. La mia classe alla primaria non ha fatto un giorno in quarantena. Qualcuno ci difenda!”
A questi si aggiungono altri pensieri che sono stati raccolti in questo articolo e che sottolineano lo stato di agitazione di tutto il mondo scuola.
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