Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di alcuni insegnanti, con un’ordinanza che dichiara legittimi i provvedimenti con i quali è stato stabilito che al personale scolastico privo di Green pass non sono dovute retribuzione, né altro compenso o emolumento. Nessuna sospensione cautelare dunque come avevano chiesto i docenti.
Secondo i giudici il danno è meramente patrimoniale e la certificazione verde rientra in un ambito di misure, concordate e definite a livello europeo e dunque non eludibili, anche per ciò che attiene la loro decorrenza temporanea, e che mirano a preservare la salute pubblica in ambito sovranazionale e il “depotenziamento degli strumenti (come il Green pass) determinerebbe un vuoto regolativo foriero, nell’attuale fase non del tutto superata di emergenza pandemica, di conseguenze non prevedibili sul piano della salvaguardia della salute.
Il ricorso degli insegnanti verteva sulla sospensione, in mancanza di Green pass, a decorrere dal quinto giorno di assenza, di retribuzione, compenso o emolumento, poiché ritenuta “assenza ingiustificata”.