A Torino, gli Uffici dei servizi educativi hanno messo a punto soluzioni organizzative per adattare le regole nazionali sul green pass alle specifiche modalità di funzionamento delle scuole dell’infanzia e degli asili nido cittadini. Abbiamo chiesto all’assessora Antonietta Di Martino di spiegarci il perché dell’iniziativa.
In questi giorni la nostra Divisione dei servizi educativi ha formalizzato una misura organizzativa che permetta la piena applicazione delle misure già decise a livello nazionale, considerando tuttavia le peculiarità della fascia 0-6 anni che richiedono la collaborazione delle famiglie nel momento dell’accoglienza, a differenza degli altri ordini di scuola.
Nel concreto in cosa consiste questa misura?
Si tratta di un provvedimento interno che dispone che il green pass venga chiesto ai genitori e adulti accompagnatori dei bimbi che entrano negli spazi utilizzati per le attività didattiche (per l’ambientamento o altri motivi) e non nelle zone e nei percorsi appositamente separati che non consentono contatti con le comunità di bambini e lavoratori presenti.
Ci spieghi meglio
In ogni edificio viene individuata una “zona di accesso e di controllo del green pass”, soglia, oltre la quale dare attuazione al D.L. n.122 /2021, corrispondente allo spazio separato in cui sono collocati gli armadietti per il cambio di abbigliamento dei bambini. Fermo restando che il tempo dovrà essere brevissimo, intendiamo accogliere i bimbi con i loro genitori in uno spazio dedicato e sicuro.
Le vostre regole, in pratica, anticipano una misura contenuta in un emendamento a firma dell’onorevole Vittoria Casa che proprio in queste ore è all’esame del Parlamento
Sì, infatti in ogni caso la permanenza degli adulti accompagnatori dovrà essere inferiore ai 15 minuti, limite riconosciuto dal Ministero della Sanità per avviare eventuali operazioni di prevenzione e/o di contenimento della diffusione del contagio a seguito del verificarsi di contatti a rischio.
Tale soluzione permette l’applicazione della normativa sul Green Pass nei servizi educativi, senza compromettere la finalità della norma stessa e consentendo di mantenere la vigilanza necessaria e le altre condizioni di sicurezza a tutela delle bambine e dei bambini.
Quindi la vostra Amministrazione condivide la scelta dell’obbligo del green pass per accedere a determinati servizi o per lavorare in luoghi in cui il contatto con il pubblico è particolarmente importante
Certamente, sia la sindaca Chiara Appendino sia io stessa siamo assolutamente favorevoli al Green Pass e, tanto per stare nell’attualità, anche alla recente estensione a tutti i lavoratori pubblici e privati. E con noi, ovviamente, c’è tutta l’Amministrazione Comunale.
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