Sull’obbligo del green pass a scuola per il personale scolastico, interviene anche la Uil Scuola. A margine dell’incontro con il ministro Bianchi, il segretario generale Pino Turi si è espresso così:
“Il green pass obbligatorio per il personale scolastico è stato stabilito con metodo surrettizio, una sorta di consiglio che non si può rifiutare. Non siamo soddisfatti, nel metodo e nel merito. La decisione è stata presa in assoluta solitudine. Una mediazione al ribasso tra le forze politiche che, come sempre, ricade sul personale della scuola”.
“Ancora una volta uno schiaffo al personale che ha già mostrato di avere una coscienza civica – ha detto Turi – che è già vaccinato pressoché nella sua totalità. Siamo convinti che è necessaria una legge: uno strumento normativo, infatti, può valutare tutte le situazioni, anche quelle che riguardano le persone che non si possono vaccinare per motivi sanitari. Continuare sulla strada del ‘fortemente-consigliato-leggi-obbligatorio’ significa scaricare, di fatto, sulle persone e sulle scuole la responsabilità per la mancanza di interventi di sicurezza. Misure attese ma ancora non attuate”.
“Servono numeri ufficiali e continueremo a chiederli – ha detto -. Lo ripeto ancora, senza tracciamento non potremo avere la garanzia che la scuola sia in sicurezza”.
“Continueremo a rivendicare chiarezza e rispetto dei diritti in sede di sottoscrizione del Piano Scuola, accordo firmato dalle Confederazioni e non ancora attuato – ha sottolineato -.
Ci sono impegni sottoscritti rimasti solo intenzioni. Ci dovranno spiegare come si comporteranno nei confronti delle migliaia di supplenti che ora sono fuori da ogni previsione”.
Durante l’incontro il Ministro Bianchi ha dichiarato che il Governo interverrà sulle classi aventi più di 27 alunni: “Sulla questione organico urge una pianificazione pluriennale e lo stesso vale per i contratti – ha affermato Turi – la scuola non può essere programmata a minuti”.
Quella del rinnovo del contratto è una questione molto delicata – ha ribadito Turi con preoccupazione – perché al momento, in questo clima di contrasto politico sulla scuola, non vediamo le condizioni per un negoziato proficuo. Si rischia solo uno scontro che nessuno può pensare si risolva col sistema del green pass, adottato oggi”.
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