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Grembiuli azzurri per tutti i bimbi contro discriminazioni di genere, genitori in protesta: “Scelta maschilista”

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Polemica in una scuola della provincia di Pesaro e Urbino: qui, come riporta Il Resto del Carlino, una proposta prevede che tutti i bambini, maschi e femmine, indossino un grembiule di un colore uguale per tutti, cioè azzurro, senza la differenziazione di colore classica che vede le femmine in rosa e i maschietti in azzurro o blu.

“I grembiulini di uno stesso colore per evitare discriminazione di genere a scuola? Al contrario si creeranno discriminazioni perché i bambini e le bambine della prima elementare si chiederanno perché loro hanno un grembiulino dello stesso colore mentre quelli delle classi dei più grandi no”, queste le parole dei genitori, 88, che si dicono contrari alla proposta anche perché sono le classi prime della scuola la adotterebbero.

Bambini isolati?

Ecco il documento da loro sottoscritto: “In primis vorremmo capire il perché l’omologazione del colore del grembiule sarebbe rivolto solo alle classi prime mentre verrebbe data possibilità di scelta alle classi dalla seconda alla quinta. Con un’organizzazione di questo tipo l’obiettivo del contrasto alla discriminazione di genere dove va a finire? Nessuno ha pensato a quanto i bambini possano essere crudeli proprio perché non hanno filtri e notano tutto? E per questo quanto commenti poco piacevoli o semplici osservazioni fatte da bambini piú grandi, sulla differenza di colore del grembiule, potrebbero essere emotivamente deleteri per tutte le bimbe più o meno fragili che siano?”

“Perchè – si chiedono ancora i genitori – non si è pensato di adottare una divisa per l’intera scuola? Perchè non si è cercato il confronto con noi genitori diretti interessati? Per i bambini l’ingresso alla scuola primaria rappresenta il primo vero approccio alla vita in comunità…e allora ci chiediamo: l’accoglienza che la scuola dovrebbe riservare ai nostri bimbi dove andrà a finire se saranno ‘i diversi’ della scuola? Come potranno riconoscersi in una comunità che anziché includerli li isola?”.

“Cosa agghiacciante”

“In secondo luogo – incalzano le famiglie – uniformare il colore del grembiule al blu-azzurro ci sembra una scelta ‘maschilista’ dato che il colore in questione é sempre stato abbinato a genere maschile e quindi, nell’eventualitá, sarebbe più opportuno scegliere un colore neutro che dovrebbe comunque essere indossato dall’intero istituto. Questa scelta non solo non contrasta la discriminazione di genere ma alimenta la ghettizzazione delle prime classi rispetto al resto dell’istituto. Crea diversità e isolamento. Cosa agghiacciante se si pensa che i bambini in questione hanno 5,6 anni e sono totalmente sprovvisti di mezzi emotivi e psicologici oltre che lessicali, per ‘difendersi’ da qualsivoglia situazione spiacevole”.

Concludono i genitori: “Siamo scioccati al pensiero che la scuola, luogo che dovrebbe sostenere tutte le diversità e incentivarne il rispetto, faccia scelte che non hanno come fulcro i bambini ed il loro benessere. Le differenze di genere, religione, pensiero, estrazione sociale, sessuale esisteranno sempre e sta a noi genitori ed alla scuola il compito di educare le generazioni del futuro a rispettare e sostenere tali diversità. La diversità é un patrimonio e anziché far finta che non ci sia differenza tra genere maschile e femminile, bisognerebbe educare i bambini e spiegare loro il perché delle suddette differenze, senza vergogna alcuna. La svolta cerchiamola nei contenuti piuttosto che nella forma”.

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