Grillo: cresciamo analfabeti e scemi. Ci vorrebbe Quintino Sella: tagliava tutto, ma non la scuola!
La tornata elettorale di fine febbraio si avvicina. Ormai siamo entrati nella settimana che porterà decine di milioni di italiani a decidere a quali coalizioni affidare il rinnovo del Parlamento. I toni degli ultimi giorni, si sa, sono spesso sopra le righe. Quando poi a parlare sono dei personaggi politici già di loro vulcanici, c’è da aspettarsi di tutto.
Non sorprendono più di tanto le parole di Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 stelle, pronunciate il 18 febbraio a Cremona durante il suo “Tsunami tour”. Si parla di scuola e Grillo ne ha per tutti. Con il linguaggio colorato, poco scolastico, che contrassegna da sempre il suo modo di comunicare.
“Abbiamo ragazzi che non sanno un cazzo e insegnanti frustrati perché sono sottostipendiati e sottostimati. Sulla scuola non bisogna risparmiare“, dice il comico prestato alla politica. Invece in Italia, secondo “stiamo facendo una generazione di scemi e analfabeti“. Grillo ha poi ricordato che il sistema formativo degli altri paesi, dove gli studenti, anche attraverso internet, possono fare esperienze nuove in altri paesi. Il leader del Movimento 5 stelle ha chiuso il discorso sulla scuola citando “Quintino Sella che passava come ‘il re dei tagliatori di tutto’ nel 1860: tagliava tutto tranne la scuola“.
Forse i nostri politici, almeno quelli dell’ultimo decennio, non hanno studiato bene la storia. Almeno il periodo in cui a governare era Quintino Sella.