Proseguono gli scontri in una terra dilaniata: centrali elettriche fuori uso, linee ferroviarie divelte, servizi assistenziali al minimo, unità abitative inaccessibile. Le scuole, nella maggior parte del paese, erogano didattica a distanza, esattamente come le più cruente fasi dell’evo pandemico. Le scuole, anche come dichiarato da alcune testate internazionali come il New York Times, sono divenute rifugi anticarro o antiaerei per numerose famiglie nelle vicinanze, o semplici ed umili abitazioni.
Gli atenei sono oramai chiusi poiché sprovvisti di elettricità, utenze: studenti e docenti si ritrovano presso piattaforme on-line ove si tengono lezioni, seminari, laboratori ed esami. Tale migrazione è avvenuta per due principali eventi: inasprimento del conflitto nelle aree orientali del paese e la distruzione degli impianti termoelettrici dedicati alla produzione, trasformazione ed erogazione di elettricità, il che rende impossibile la fruizione degli edifici pubblici.
Infrastrutture dismesse e finanziamenti limitati possono limitare gli effetti della riforma dell’istruzione secondaria, ma le attività educative, riportano le autorità locali, continuano a distanza senza intoppi. Il sistema scolastico ucraino è stato preso di mira sia in senso diretto che indiretto. Dall’inizio della guerra 2260 strutture educative sono state danneggiate e 291 distrutte. I dati sono stati forniti dal ministero dell’istruzione ucraino alla fine di settembre. Circa la metà delle spese previste, a livello nazionale, sono concentrate su difesa e sicurezza, ma per l’istruzione rispetto al 2022 si propone di ridurre i finanziamenti per quasi tutti i programmi per garantire investimenti fissi e diretti presso altri ambiti.
Tuttavia, la commissione parlamentare insisterà sulla restituzione delle sovvenzioni per il progetto Nuova Scuola Ucraina. Serhiy Babak, Ministro dell’Istruzione, della Scienza e dell’Innovazione ucraino ha sottolineato che, nonostante lo stato investa miliardi in questa riforma dell’istruzione per cinque anni consecutivi, anche un sostanziale sottofinanziamento per un anno porterà al suo fallimento definitivo ed a ritardi. Tuttavia, sembra che ci sia ancora molto dibattito in serbo per quanto riguarda il futuro della Nuova Scuola Ucraina.
Andrii risiede in Polonia, presso il Voivodato dell’Alta Slesia. È appena maggiorenne. Fuggito da una Charkiw assediata e al centro di ferocissimi scontri, è riuscito a trovare un impiego e a continuare i suoi studi universitari a distanza, seppur separato da amici, docenti e compagni di corso. Abbiamo raccolto la sua testimonianza, preziosissima per comprendere lo stato delle cose e come la DAD stia interessando direttamente il suo apprendimento e la maturazione delle competenze secondo il percorso di studi.
Ad essere onesti, non così criticamente. La situazione è diversa solo in zone pericolose come Charkiw, Cherson e altre città e regioni. La maggior parte del tempo gli studenti imparano a casa. Tuttavia, nelle zone a rischio gli studenti e gli scolari imparano fondamentalmente in modo completamente remoto, ma non ovunque. Anche a causa di problemi con la luce le università e le scuole hanno reso i termini di apprendimento più flessibili.
Per me l’apprendimento a distanza è la cosa più utile che sia stata inventata dall’essere umano, perché per me l’aspetto più importante è la mobilità e la flessibilità, dove il lavoro e/o lo studio a distanza sono molto utili. Nonostante questi vantaggi, conosco molti studenti che amano studiare direttamente all’università, perché li aiuta a concentrarsi sull’apprendimento.
Onestamente, penso di no. E questo non è un errore dell’università. Semplicemente non do molta attenzione allo studio all’università, perché nella mia professione (sviluppatore front-end/full-stack) è più importante lo studio autonomo, quindi il diploma è proprio come un bel vantaggio.
In università non ho trascorso molto tempo con i miei compagni di corso, quindi non mi mancano. Ma l’assenza dei miei vecchi compagni di scuola, con i quali ho trascorso molto tempo, e dei miei genitori è più dolorosa per me.
Perché non abbiamo la possibilità di superare i nostri esami in presenza, in sede.
Direttamente la mia università è in perfetta forma, è solo molto fortunata, perché l’Università di Karazin è quasi in piedi e all’inizio della guerra un missile russo ha distrutto la facoltà di economia.
Oh sì, ho molti amici in Polonia e in altri paesi, che stanno apprendendo come me e hanno la stessa situazione. Molti studenti si sono trasferiti dall’Ucraina, quindi sì, molti di loro stanno seguendo lo stesso corso o hanno cambiato università.
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