Attualità

Guerra Ucraina, scuola distrutta: si cercano ancora studenti e docenti sopravvissuti

Presso la città di Luhans’k, capoluogo del relativo Oblast’ per gli ucraini e capitale della Repubblica Autoproclamata omonima riconosciuta da Mosca, si è verificato uno spargimento di sangue presso una scuola provocato da ordigni esplosivi sganciati da un aereo militare attribuito alle truppe d’occupazione russe.

L’azione militare ha avuto luogo sabato pomeriggio, ha riportato in una nota alla stampa il responsabile militare locale Serhiy Hayday, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhans’k, ha affermato che l’edificio scolastico è stato distrutto. Hayday ha dichiarato inoltre che un attacco aereo attribuito alle truppe russe ha colpito la scuola nel villaggio di Bilohorivka, situata a circa undici chilometri dalla prima linea del conflitto in corso nell’Ucraina orientale, intorno alle 16:37 di sabato, provocando lo scoppio di incendi devastanti che hanno impiegato quasi quattro ore per spegnersi ed hanno interessato decine di edifici situati nelle vicinanze. Secondo le fonti attribuite al capo militare ucraino della zona, una scuola primaria sarebbe finita in fiamme e che circa 60 persone abbiano perso la vita a causa degli incendi sviluppatisi all’interno degli ambienti.

La CNN ha raccolto audacemente le dichiarazioni dei sopravvissuti, colpiti e neutralizzati da solai in crollo, laterizi pericolanti; una fuga di gas ha interessato le aree dell’edificio, dando inizio alla combustione degli arredi lignei. E’ abbastanza chiaro, in prima istantanea, che l’attacco subito è dovuto ad uno scambio dell’edificio per un avamposto militare ucraino, fatto che non giustifica una tragedia di questa natura.

Le dichiarazioni strazianti dei sopravvissuti: “eravamo confusi, non capivamo più nulla”

Il video della scuola condiviso da Hayday sull’applicazione Telegram mostra un edificio che è stato completamente raso al suolo dall’attacco militare in oggetto. Un altro sopravvissuto, Sergiy, ha detto ai microfoni di CNN che si trovava nel seminterrato della scuola quando la bomba ha colpito e che tutti e tre i piani dell’edificio sono crollati “uno sull’altro”“Non abbiamo capito niente“, ha detto Sergiy. “Eravamo dentro. All’improvviso, tutto è crollato. Oscurità. Tutto qui.” Yevgen, nel frattempo, ha descritto una fuga disperata. “Sono stato il primo in assoluto a iniziare a scalare”, ha dichiarato. “Stavo rastrellando mattoni e li buttavo via. C’erano assi e assi di legno. La gente del posto che non era nel seminterrato ha aiutato e ha usato un tubo per strappare quelle assi”.

I sopravvissuti hanno detto che tra i vicini con cui si rifugiavano c’erano diversi nonni anziani. “Immagina cosa hanno bombardato”, ha detto Sergiy. “Un villaggio qualunque con solo pensionati e bambini.” 

Il coordinatore delle crisi delle Nazioni Unite per l’Ucraina e il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite Amin Awad in una dichiarazione domenica hanno definito l’attacco “un altro duro promemoria della crudeltà di questa guerra”“I civili e le infrastrutture civili, infatti, devono essere risparmiati in tempo di guerra; questi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale non sono negoziabili”, ha affermato Awad. “Prima cerchiamo una fine pacifica della guerra, meglio è per le persone qui in Ucraina e in tutto il mondo”, ha ribadito. 

I dati controversi sulle vittime dell’attacco aereo

I rapporti iniziali suggerivano che circa 30 persone fossero riuscite a mettersi in salvo o non fossero state coinvolte nell’esplosione, ma che fino a 60 potrebbero essere rimaste intrappolate in situazioni mortali. Se il bilancio delle vittime è alto come temono i funzionari locali, potrebbe essere uno dei singoli attacchi più mortali da quando la federazione russa ha rinnovato le sue operazioni militari nell’Ucraina orientale meno di un mese fa. A seguito dello studio dei dati effettivamente disponibili, risulta che il villaggio suddetto sia abitato da famiglie di pensionati e popolato da bambini e persone giovani che si intrattengono nella visita ai propri cari anziani durante il fine settimana.

I dati sono controversi e si basano su dichiarazioni a bruciapelo acquisite da un inviato della CNN nella zona: mancano comunicazioni ufficiali, immagini e campagne di ricerca dei dispersi, tra cui figurano di certo insegnanti e alunni impegnati nella scuola per recuperi, progetti o altre attività.

Le ultime notizie menzionano che l’incendio è stato fortunatamente domato e che sono in corso le operazioni di recupero dei corpi delle vittime e di estrazione dei sopravvissuti rimasti intrappolati vivi tra le macerie della scuola colpita. 

Andrea Maggi

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