Lo scopo è quello di creare una lista di possibili fornitori di servizi che stiano offrendo assistenza per la creazione, il controllo e la valutazione del progetto sperimentale per le “scuole di recupero”. Secondo il Libro Bianco della Commissione le Scuole di recupero devono fornire alle persone svantaggiate una serie di servizi di recupero.
Le aree coinvolte sono:
• identificazione delle città interessate nell’attuazione di un progetto pilota per le scuole di recupero;
• consulenza per le città selezionate relativa all’organizzazione delle questioni finanziarie;
• attuazione di progetti seguita dal loro controllo e da una valutazione continua;
• ricerca su tecniche innovative riguardanti la lotta contro l’esclusione allo scopo di promuovere una rete per lo scambio di esperienze;
• assicurazione di una gestione accurata ed ottimale della rete.
I progetti pilota devono essere attuati nell’arco di tre anni, compreso l’avvio di 3 o 4 scuole ogni anno.
La Commissione Europea ha inoltre pubblicato, nel mese di ottobre 1998, una guida che mira ad aiutare gli enti locali a creare scuole di recupero.
La guida contiene le seguenti informazioni:
• iter da seguire per aprire una scuola di recupero;
• come coinvolgere eventuali partner locali;
• come trovare il sostegno relativamente a questo tipo di progetto
• le qualifiche che devono possedere gli insegnanti.
Nella guida vengono affrontati anche problemi pratici, relativi allo stato giuridico della scuola, alle eventuali fonti di finanziamento e informazioni relative alla costruzione dell’edificio scolastico.
La guida è disponibile in lingua inglese al seguente indirizzo internet della Commissione Europea.
http://www.europa.eu.int/en/comm/dg22/2chance/guideen.html
Il sito delle scuole di recupero della Commissione Europea e’ consultabile al seguente indirizzo Internet.
http://www.europa.eu.int/en/comm/dg22/2chance/homeen.html