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Ha 20 anni la più giovane laureata d’Italia e ha una formazione classica. Frassinetti: “latino e greco non sono lingue morte, ma veicoli di un pensiero strutturato e critico”

Ha 20 anni Camilla Spezza, originaria dell’Aquila, ed è attualmente la più giovane laureata d’Italia. Lo scorso 18 febbraio ha conseguito la laurea triennale alla Normale di Pisa in Filosofia con il massimo dei voti, 110 e lode, con una tesi su “Thaumazein, thinking, pluralità. Filosofia e politica nella riflessione di Hannah Arendt”. Prima delll’Università, ha frequentato il Liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila.

Il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, On. Paola Frassinetti, l’ha incontrata oggi, 3 aprile.

Ho voluto congratularmi di persona con Camilla” ha dichiarato il Sottosegretario Frassinetti “una giovanissima eccellenza che con passione e determinazione ha raggiunto un traguardo importante. Come lei stessa mi ha raccontato, il liceo classico le ha fornito un metodo di studio solido e strumenti culturali preziosi. Questo dimostra che il latino e il greco non sono lingue morte, ma veicoli di un pensiero strutturato e critico, utili in molti ambiti del sapere”.

A pochi giorni dal sedicesimo anniversario del tragico terremoto che il 6 aprile 2009 colpì L’Aquila e altri 56 comuni abruzzesi” ha aggiunto Frassinetti “voglio valorizzare la storia di Camilla come simbolo di rinascita, talento e speranza”.

La giovane è stata anche vincitrice del Premio Asimov Giovani per l’editoria scientifica divulgativa (2020) e, con la squadra della Normale, ha vinto, nel 2023, il Torneo di dibattito RIASISSU (Rete italiana degli allievi delle Scuole e degli Istituti superiori universitari).

Continuerò gli studi alla magistrale, voglio conseguire un dottorato, il mio interesse principale è la carriera accademica – ha dichiarato all’ANSAma ovviamente sono aperta anche ad altre prospettive. A Pisa mi trovo molto bene, io studio con grande piacere ma il messaggio che voglio dare è che bisogna seguire le proprie passioni e dare il proprio contributo seguendo le proprie inclinazioni, non è la retorica del merito che voglio promuovere. Ognuno ha i suoi tempi, che vanno rispettati“.

Lara La Gatta

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