Al liceo socio-psicopedagogico del suo paese della Sardegna per Francesco, un ragazzo autistico di 20 anni, non c’è né un banco né un insegnante di sostegno. Ha fra l’altro, secondo la legge, superato l’età prevista per l’obbligo scolastico.
La richiesta d’iscrizione per ripetere il quinto anno di liceo, presentata con anticipo, è stata respinta dalla dirigente scolastica e ora l’appello dei genitori aspetta una risposta dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
Alla fine dello scorso anno scolastico, Francesco avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità, ma gli insegnanti, i genitori e il dirigente (diverso dall’attuale) hanno pensato che fosse meglio fargli ripetere l’anno.
Francesco vorrebbe continuare a studiare ma la burocrazia è per sua natura burocratica e la nuova dirigente solleva due problemi: «L’età e il fatto che lo studente è già stato ammesso all’esame e quindi ha concluso il suo percorso di studio, tra l’altro brillantemente».
Al pasticcio nessuno trova una soluzione e ogni giorno Francesco rivolge a mamma e papà la stessa domanda: «Quando posso tornare a scuola?».