Come ogni anno, di questi tempi, si apre una polemica nei confronti della festa di Halloween, importata dai paesi anglofoni, che negli anni recenti sta spopolando anche in Italia. Sono molti, esponenti della Chiesa e non, a vederla come una festa demoniaca.
Il sindaco di un paese del Piemonte, come riporta La Repubblica, ha scritto una lettera alle famiglie in cui ha espresso la sua opinione, totalmente contraria, ai festeggiamenti in occasione di Halloween, invitandole a farne a meno. Ecco le sue parole.
“Si dà spazio il più delle volte inconsapevolmente al male e al brutto, ma quel che è peggio è che il tutto lo si offre alle anime innocenti dei nostri bambini. Controversa ricorrenza che interpretiamo con troppa leggerezza”, nella quale l’ispirazione dei bambini viene presa “nella migliore delle ipotesi da zombie, fantasmi e streghe, con il rischio che in alcuni casi ci si spinga addirittura ad emulare figure ben più inquietanti e malvage come demoni e figure che riconducono all’horror e quel che è peggio all’esoterismo”.
“I nostri bambini non hanno bisogno di questa negatività, soprattutto in giorni dove la Chiesa festeggia tutti i Santi – prosegue -. Dobbiamo fare lo sforzo di dare un’alternativa ai nostri bambini, alternativa che ovviamente riconduce ai valori cristiani”.
Il primo cittadino ricorda “il meraviglioso esempio” di santi come San Francesco d’Assisi, San Filippo Neri, San Giovanni Bosco, San Domenico Savio e si chiede: “Allora perché dobbiamo spingere i nostri amati figli a queste pratiche e manifestazioni così brutte e insidiose? Pratiche e manifestazioni pagane poi, che arrivano da altre culture avulse dalla nostra gloriosa e prestigiosa storia millenaria di cui il nostro paese si può vantare”.
Nella lettera, è riportato anche un passaggio del prete ed esorcista Gabriele Amorth, secondo cui “celebrare Halloween è come celebrare il demonio. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona”. “Con il male non si scherza”, conclude il sindaco.
Al solito, ci sono due fazioni: chi è d’accordo con il sindaco e crede che non si dovrebbe festeggiare Halloween, visto che sembra celebrare il male; ma c’è chi grida alla censura.
In un mondo globalizzato, infatti, sarebbe impensabile isolare i bambini dai loro coetanei di tutto il mondo. Nelle scuole d’infanzia e primarie i lavoretti di Halloween, inoltre, sono ormai comuni.
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