I lettori ci scrivono

Hanno evirato la didattica a distanza

La situazione sanitaria ha dilatato l’ambito scolastico, inglobando le case degli studenti. Le nuove tecnologie dell’informazione hanno reso possibile tale annessione, ma le loro potenzialità non sono state sfruttate, essendo utilizzate come canali di comunicazione.

Si tratta di una scelta minimalista. E’ mancata una riflessione sulle potenzialità della rete: si riproducono gli andamenti della didattica tradizionale.

Una fissità culturale ha originato tale organizzazione: la maggior parte dei docenti della secondaria ritiene che il mandato loro conferito sia il programma ministeriale e la trasmissione del sapere codificato nei libri di testo. Le regole del sistema scolastico, invece, hanno una visione dinamica della conoscenza; questa é da associare ai problemi che l’hanno generata e ai metodi di ricerca che l’hanno portata alla luce.

Alcuni problemi stimolo illuminano la scena.

Storia. Si pensi al comportamento indotto da un compito (competenza) che richiede la ricerca e il confronto delle fonti e delle testimonianze, l’individuazione di eventuali contraddizioni e la loro soluzione, la formulazione di consistenti argomentazioni ..

La costruzione di modelli. E’ distribuita una descrizione di un fatto (reale o di fantasia) in cui s’intrecciano molti avvenimenti, a causa della contrapposizione d’interessi. Si richiedono quattro versioni dell’accadimento, caratterizzate dall’assunzione di un diverso punto di vista.

Educazione civica: sono da rappresentare graficamente gli articoli 73,74 della costituzione, riguardanti la promulgazione della legge. Si suggerisce di reperire in rete uno strumento per disegnare processi (le reti di Petri, diagrammi di flusso ..).

La divisione di due numeri interi consente di riflettere sulle regole dell’aritmetica. L’operazione è da collocare nel sistema quinario (avente cinque simboli: 0,1,2,3,4). Si suggerisce di iniziare il lavoro dalla redazione della tabellina pitagorica.

L’interazione con modelli di realtà, tipica delle simulazioni, sollecita e rinforza la metodologia della ricerca, che sostanzia l’immagine delle discipline che gli studenti devono acquisire. Si richiede la specificazione degli obiettivi, l’analisi dei dati disponibili e la ricerca di quelli necessari, la formulazione d’ipotesi, il disegno e l’applicazione di strategie, l’ottenimento di risultati e la capitalizzazione delle informazioni contenute negli errori (scostamento obiettivo-risultato).

Sono cinque stimoli con un’evidente caratterizzazione: 1) l’adozione della didattica ascendente che prende avvio da un’esperienza significativa; 2) il protagonismo dello studente e la sua partecipazione alla costruzione del sapere; 3) l’esplorazione della rete per reperire, selezionare e soppesare dati; 4) la costruzione e l’applicazione di modelli che sono il fondamento della cultura informatica e della nostra quotidianità; 5) l’arricchimento del concetto “disciplina”; 6) l’organizzazione didattica finalizzata alla promozione e allo sviluppo di competenze; 7) la scelta della strumentazione digitale in funzione degli obiettivi educativi.

La gestione delle sopra riportate proposte di lavoro può essere varia. Si propone, tra le diverse possibilità, l’approssimazione graduale alla conoscenza e la valorizzazione della produzione degli studenti. I compiti saranno affrontati da piccoli gruppi che, terminato il lavoro, presenteranno all’intera classe le loro elaborazioni. Seguirà il confronto tra le soluzioni che si concluderà con l’illustrazione della dottrina da parte del docente.

Enrico Maranzana

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