Siccome avrebbe copiato, non è stata ammessa a sostenere gli orali agli esami di Stato; ma lei si di difende: “Avevo imparato alcuni articoli a memoria sulle tracce che era più probabile che uscissero”. E aggiunge, secondo quanto pubblica Il Messaggero: “Mi sento vittima di un’ingiustizia e andrò fino in fondo per far valere le mie ragioni”.
Il legale ricorre al Tar
E il suo legale ha già depositato il ricorso al Tar contro quella bocciatura giunta a sorpresa dopo le tre prove scritte.
È successo a Terni, al liceo Angeloni, quando è stato esposto il cartellone con l’esito delle tre prove scritte.
“Sono stati istanti terribili – racconta Elisa – per qualche ora non sono stata in grado di reagire. Per scoprire le ragioni alla base della mia non ammissione agli orali sono stata costretta a prendere un avvocato”.
I commissari: non siamo tenuti a dare spiegazioni
“Sono andata a cercare uno dei membri interni ma mi ha risposto che non era tenuta a spiegarmi le ragioni della mia non ammissione. I miei genitori – dice la ragazza- non sono stati ricevuti. Mio padre ha avvicinato un professore, che gli ha detto di farsi dire da sua figlia cosa era successo. Alla fine sono stata costretta a nominare un avvocato per sapere una cosa che mi spetta di diritto”.
Ho imparato a memoria
“Mi accusano di aver copiato un vecchio articolo sulla costituzione pubblicato da un quotidiano nazionale sul web il 14 gennaio – dice Elisa – ma non è vero: io l’ho studiato e l’ho imparato a memoria. La costituzione e l’immigrazione erano i due argomenti di punta per la maturità ed io mi ero preparata alla perfezione. Se qualcuno ha dei dubbi può interrogarmi anche adesso e si renderà conto che quel testo lo conosco a menadito”.
Sarà ora il Tar a decidere sul ricorso della studentessa.