Un ragazzino che frequenta una scuola media nella zona che fa riferimento a Montebelluna – si legge sul Gazzettino.it -, per causa delle prolungate assenze, alla fine ne ha dichiarato il motivo: “Non voglio andare più a scuola perché ho paura”. Paura dei compagni che l’avevano preso di mira e ai quali non riusciva a tener loro testa.
“Ha confidato di avere paura”, conferma il preside dell’istituto comprensivo.
In questo caso però la scuola è intervenuta: “Abbiamo affiancato sia l’alunno, prevedendo delle ore con un insegnante a lui dedicato, che la stessa famiglia. Dopo l’emergenza Covid, purtroppo, gli scontri nell’ambito della convivenza tra i ragazzi sono aumentati. C’è stato in particolare un incremento dei casi che vengono definiti sporadici, cioè non caratterizzati da una continuità degli atteggiamenti aggressivi. Ma il problema rimane”.
In ogni caso, grazie a questo intervento, l’alunno è tornato a frequentare la stessa scuola media. Era l’obiettivo più importante. Certo, la strada non è stata semplice.
Nella scuola funziona anche uno Sportello Ascolto gestito da un insegnante specializzato proprio nel fenomeno del bullismo. In caso di necessità, inoltre, è pronta a intervenire una psicologa.
E i casi più pesanti vengono discussi direttamente nei consigli di classe.
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