Attualità

Decreto reclutamento e formazione, ancora un rinvio; è scontro fra maggioranza e Governo, ma resta la formazione continua incentivata

La vicenda della conversione in legge del decreto 36 su reclutamento e formazione sta tenendo tutti con il fiato sospeso.
Nella giornata di oggi, venerdì 17, era previsto il voto conclusivo nelle Commissioni Affari Costituzionali e Cultura del Senato, ma, proprio sul “pacchetto scuola” si sono presentati problemi di difficile soluzione.
Da diversi giorni, i partiti della maggioranza di Governo avevano già concordato fra di loro un emendamento complessivo che sarebbe dovuto servire per modificare alcune norme importanti (stop alle “prove a crocette” nei concorsi, niente tagli agli organici e alla carta del docente per finanziare la formazione continua, riapertura delle graduatorie di merito agli idonei nei concorsi, possibilità, per gli insegnanti di sostegno con tre anni di esperienza, di accedere ai corsi di specializzazione).

Per tutto il pomeriggio, nelle Commissioni si è lavorato in attesa di avere una “controproposta” del Governo rispetto all’emendamento delle forze di maggioranza.
Alla fine si è deciso di dare tempo al Governo ancora fino a lunedì mattina quando – verso le ore 12 – riprenderanno i lavori della Commissione.
E’ probabile che la Carta del docente venga “salvata” ed è quasi sicuro che resti la formazione continua incentivata contro la quale ha anche scioperato il 20% dei docenti italiani.
A quel punto la situazione dovrebbe essere definita; secondo le nostre fonti potrebbe accadere che la Commissione voti l’emendamento anche con il voto contrario del Governo, ma è del tutto evidente che in tal caso si porrebbe un problema politico di non poco conto che dovrebbe essere poi risolto nel momento in cui il decreto andrà in aula (presumibilmente a partire da martedì).
Sicuramente il Governo porrà la questione di fiducia e il decreto dovrebbe passare.
Mai come in questa circostanza, però, il condizionale è d’obbligo perché proprio in questi ultimi giorni il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto sapere di non riconoscersi quasi per nulla nelle scelte politiche del Governo.
Al momento del voto, quindi, potrebbe capitare di tutto anche se – per la verità – il voto della Lega potrebbe non essere determinante per la tenuta del Governo.
Insomma – come si può intuire – la situazione è molto complicata e fare previsioni attendibili è pressoché impossibile.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024