Un sistema di istruzione e formazione di qualità deve avere come priorità inclusione, merito, flessibilità, personalizzazione dei percorsi, respiro internazionale, raccordo efficace con il mondo universitario e con quello del lavoro. Per ottenere ciò l’agenda Monti per i dirigenti scolastici prevede di:
• riconoscere il ruolo e la professionalità dei dirigenti scolastici, dando loro autonomia e responsabilità di scelta per il raggiungimento dei risultati, promuovendo una leadership distribuita all’interno della scuola, che valorizzi professionalità e funzioni specifiche dei docenti;
• realizzare un sistema di reclutamento dei dirigenti, con l’obiettivo di attrarre e selezionare professionalità con attitudini alla dirigenza, facendo una selezione che, in linea con tutte le esperienze internazionali, valorizzi le professionalità dimostrate dai docenti nelle esperienze di middle management ricoperte nella scuola;
• aprire la dirigenza scolastica italiana al confronto internazionale ed in particolare a partnership con i colleghi europei, anche per la formazione in servizio.
A questo punto la palla passa al Presidente della Repubblica per affidare il prossimo mandato al Presidente del Consiglio che sceglierà sicuramente le migliori competenze per il Miur.
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