Se già negli anni Sessanta negli Stati Uniti la rete Internet faceva i primi passi, utilizzata quasi esclusivamente in campo militare e accademico, si dovrà aspettare il 1989, quando l’ingegnere informatico Tim Berners -Lee, del Cern di Ginevra, ebbe l’intuizione da cui è scaturito il concetto di rete come mezzo di comunicazione globale. Berners-Lee presentò allora un documento di ricerca che era di fatto la prima teorizzazione di quello che poi sarebbe diventato Internet, cioè una proposta per la costruzione di un sistema attraverso cui condividere le informazioni tra diversi computer.
Nell’anno successive il 1990, il documento WorldWideWeb: Proposal for a HyperText Project, firmato da Berners-Lee insieme al collega Robert Cailliau, annunciò ufficialmente la nascita del World Wide Web definendone non solo il nome, ma anche le caratteristiche, che si possono identificare con una rete ipertestuale, basata sul protocollo http, navigabile attraverso un browser e configurabile attraverso un nuovo linguaggio HTML. E finalmente nel 1991 i due colleghi misero online il primo sito web della storia, http://info.cern.ch/, in cui condivisero un documento contenente le istruzioni per creare autonomamente i propri siti sulla piattaforma. Il Cern ha presentato un progetto per il restauro completo del sito e il ripristino del primo URL, l’analisi dei primi server Web al CERN e della documentazione, il recupero dei nomi delle macchine e degli indirizzi IP al loro stato originale.
Per la prima volta la rete Internet ha un’interfaccia universale, facile da usare, attraverso la quale chiunque può pubblicare informazioni, collegarle tra loro e renderle accessibili a chiunque. Il primo web server fu proprio il computer di Tim, la prima applicazione provata l’elenco telefonico del CERN. Il primo anno il server registrò 100 accessi al giorno, che divennero 1000 l’anno successivo. Nel 1992 i server erano 50, nel 1994 gli utilizzatori erano 6 milioni, quasi tutti ancora appartenenti al mondo accademico e della ricerca scientifica, nel 1995 Microsoft rilasciò il primo browser commerciale, nel 1994 si tenne la prima conferenza internazionale via web e nel 1997 si registrò il primo uso per e-commerce. Oggi si stima che oltre 5 miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale, abbia accesso a Internet.
Non è facile immaginare un mondo senza connessioni, una scuola che grazie a Internet sta cercando di convivere in tutto il mondo con la pandemia, il mondo del lavoro che è mutato radicalmente così come le relazioni umane. Non è facile raccontare come si viveva prima dell’invenzione dell’informatico britannico e il mondo sarebbe davvero diverso senza l’invenzione di TimBL, così come viene chiamato lo scienziato, che oggi a quasi 66 anni, è nato infatti l’8 giugno del 1955, fa sentire chiara e forte la sua voce, e non solo identifica i tre grandi problemi del WEB e della navigazione tra siti, tra cui gli intenti nocivi, i modelli a incentivi perversi e le conseguenze negative non intenzionali., ma dice Abbiamo la responsabilità di assicurarci che il web sia riconosciuto come un diritto umano e costruito per il bene pubblico. Il web è diventato una piazza, una biblioteca, uno studio medico, un negozio, una scuola, un ufficio, un cinema, una banca e molto altro”, ma “il divario tra chi è online e chi è offline aumenta. Oggi la metà del mondo è online. È più che mai urgente assicurare che l’altra metà non sia lasciata indietro e che ognuno contribuisca a una rete che promuova uguaglianza, opportunità e creatività. È il nostro viaggio dall’adolescenza digitale a un futuro più maturo e inclusivo. Il web è per tutti,abbiamo il potere di cambiarlo.
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