Generale

I 45 giorni che fecero l’Italia

Dal 25 luglio all’8 settembre 1943, appena 45 giorni, è l’arco di tempo in cui si gettano le basi di quella che sarà la nuova identità della Nazione, perché con la caduta del Fascismo e il successivo armistizio con gli Alleati si inizia a progettare la pace, pensando già alla ricostruzione, alla democrazia, alla libertà e a una nuova forma di Stato, con la Repubblica sullo sfondo del futuro teatro della storia d’Italia

Manca nei testi scolastici

Ebbene, suggerisce Antonio Gioia, nel suo: “Guerra, Fascismo, Resistenza. Avvenimenti e dibattito storiografico nei manuali di storia”, 22,00 Euro, Rubettino, questo scorcio di tempo, così complesso e colmo di aspettative, in quasi tutti i manuali di storia in uso nei licei non esiste, non c’è traccia “di quel nodo problematico che la storiografia ha costruito” e il conseguente dibattito. 

E proprio per focalizzare, non solo questo dibattito, ma tutto il periodo della storia contemporanea, che l’allora ministro alla Istruzione, Luigi Berlinguer, nel 1996 emanò un decreto con cui introdusse lo studio esclusivo del Novecento nei corsi di storia dell’ultimo anno delle scuole superiori. 

Una scelta opportuna, sebbene contestata e accusata di strumentalizzazione, ma che faceva propria la evidente constatazione che le ore dedicate alla storia nei Licei terminavano con la prima guerra mondiale, tagliando di netto invece la radice da cui nacque la Costituzione Italiana, la Repubblica e la democrazia. 

Ma a distanza di tanto tempo, cosa si trova nei manuali di storia in adozione nelle nostre scuole? 

L’attenzione dell’autore è rivolta tuttavia ad alcuni contenuti ritenuti fondamentali per comprendere delle fasi importanti della storia d’Italia e che si susseguono dalla caduta del fascismo all’8 settembre, dalla ferale contrapposizione tra Rsi e Resistenza, dalle rappresaglie alle stragi e al 25 aprile, con le successive indagini sul “Sangue dei vinti”. 

Manuali scolastici storici avulsi dal dibattito storiografico

Temi che, se sono alla base della nascita della Repubblica, sono anche quelli dentro cui i liceali vivono e costruiscono la loro personalità, mentre la scuola si è allineata con un insegnamento della storia condotto su manuali che, con una precisione al limite della pedanteria, Antonio Gioia dimostra essere, in larghissima parte, funzionali ad una storia insegnata con poco o niente problematica e sostanzialmente assertiva e avulsa dal dibattito storiografico.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024